C’è chi la chiama “la reggia sarda”, chi “l’ottava meraviglia del mondo berlusconiano”. Villa Certosa, la maxi-dimora di Silvio Berlusconi affacciata sul golfo di Porto Rotondo, torna al centro di un nuovo assalto da parte di un facoltoso arabo pronto a mettere mano al portafoglio. Il prezzo? Tra i 300 e i 500 milioni, a seconda delle stime. Un numero che fa girare la testa, ma che per chi si è già seduto ai tavoli della geopolitica internazionale può rappresentare l’ennesimo capriccio di lusso.

Secondo quanto riporta La Nuova Sardegna, l’interesse c’è, ma di accordi firmati neanche l’ombra: il cosiddetto “closing” sarebbe ancora tutto da definire. Per ora, siamo alla fase dei rumors, che però bastano a riaccendere i riflettori su una delle proprietà più discusse d’Italia.

La villa, immersa in un parco di 120 ettari, conta 4.500 metri quadrati di superficie, 126 stanze, porti privati, grotte artificiali, piscine e persino un anfiteatro. Negli anni è stata il palcoscenico delle vacanze e delle trattative diplomatiche di mezzo mondo: qui hanno passeggiato George W. Bush, Tony Blair e Vladimir Putin. Qui il Cavaliere riceveva ospiti illustri, alternando le riunioni politiche a serate mondane, tra barche ormeggiate e scenografie degne di Cinecittà.

Non è la prima volta che si parla di una possibile vendita. Dopo la morte del Cavaliere, più di un nome è circolato. Dal sultano del Brunei Hassanal Bolkiah, fino al colosso alberghiero Four Seasons, che però ha smentito categoricamente ogni coinvolgimento. Ora spunta questo magnate arabo, di cui non è trapelata l’identità, ma che già alimenta chiacchiere da Costa Smeralda a Milano.

Quel che è certo è che Villa Certosa non è una proprietà qualunque: è un simbolo. Del potere, della ricchezza, del berlusconismo inteso come estetica e stile di vita. Venderla significherebbe, per la famiglia, non soltanto chiudere un capitolo immobiliare, ma consegnare a qualcun altro la scenografia più iconica del mito del Cavaliere.

Per ora restano solo le indiscrezioni. E un interrogativo che aleggia tra Porto Rotondo e Arcore: davvero un arabo riuscirà a trasformare la villa più famosa d’Italia nel suo nuovo giocattolo? Oppure la “reggia del Cavaliere” resterà ancora a lungo avvolta nell’aura del suo proprietario più celebre?