Sarà la lingua italiana la protagonista dell’iniziativa organizzata dal Comitato Dante Alighieri di Catanzaro in occasione della Giornata della Dante. La potenza delle parole, l'energia delle formule linguistiche che ci permettono di stare in contatto con il mondo e di dare forma ai pensieri e alle emozioni, saranno alcuni degli argomenti che animeranno l’incontro culturale in programma il prossimo 29 maggio, data convenzionale della nascita del Sommo Poeta, alle ore 18, nella sala del Parco delle giovani idee e della legalità del Museo Musmi (all’interno del Parco della Biodiversità).

Al centro del dibattito il saggio “Siamo fatti di parole” (pubblicato da Officine Editoriali da Cleto) di Enzo Bubbo, insegnante di lettere e già autore di “Semi di legalità”. Dopo i saluti della presidente Teresa Rizzo interverranno Marco Marchese, responsabile Officine editoriali da Cleto, Elena De Filippis, dirigente scolastico e vicepresidente del Comitato catanzarese della Dante, e Daniela Pietragalla, dottore di ricerca di italianistica. A moderare l'incontro, promosso con il sostegno dei fratelli Procopio, sarà la giornalista Rosita Mercatante.

«Parlare è l' abilità linguistica che esercitiamo di più: da uno studio molto attendibile è emerso che ogni persona arriva a dire anche 5mila parole al giorno. Ecco perché siamo fatti di parole. Il 15 per cento delle parole del vocabolario italiano le ha introdotte proprio il poeta fiorentino» ha spiegato Bubbo parlando del suo lavoro che si pone in perfetta sintonia con il compito in cammino della Società Dante Alighieri, ossia diffondere e tutelare la lingua e la cultura italiane nel mondo.

Per la presentazione del saggio lo scrittore petronese proporrà un reading dinamico e multisensoriale che si serve di immagini, parole recitate, esprimenti lessicali, gioco ludico: tutto è teso a non tediare il pubblico, curando non solo nozioni, ma anche le emozioni. Un ricordo sarà dedicato al preside e scrittore Fiore Scalzi, storico di Petronà, scomparso lo scorso mese di marzo.