Il ricavato dell'iniziativa promossa dall'associazione "Città del Vento", che vedrà protagonisti sei eccellenze calabresi della cucina, sarà destinato al reparto di onco-ematologia pediatrica dell’Azienda “Dulbecco”
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L'appuntamento è per mercoledì 10 settembre. "La Cena Straordinaria" è pronta a tornare per trasformare corso Mazzini in un ristorante a cielo aperto e dar vita ad un evento enogastronomico che unisce alta cucina, solidarietà e bellezza nel cuore antico della città di Catanzaro. L'iniziativa, promossa dall’associazione "Città del Vento" in collaborazione con la Regione Calabria – Assessorato all’Agricoltura, il Comune di Catanzaro, l’Arsac, l’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi e diversi partner privati, vedrà protagonisti, anche quest’anno, i sei chef calabresi insigniti della stella Michelin: Luca Abbruzzino, Luigi Lepore, Nino Rossi, Caterina Ceraudo, Antonio Biafora e Riccardo Sculli, guidati dal coordinamento dello chef Antonio Abbruzzino. Oltre 400 metri di tavola imbandita ospiteranno mille partecipanti, pronti ad assaporare deliziose portate a base di prodotti del territorio di primissima qualità, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Il ricavato dell'iniziativa, al netto delle spese, sarà destinato al reparto di onco-ematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera “Dulbecco” di Catanzaro per andare incontro ai desideri dei bambini ricoverati nel nosocomio. I mille biglietti sono già disponibili sul portale Vivaticket.
Tra gli ospiti della manifestazione promossa dall’associazione “Città del vento”, circolo che aderisce alle Acli, anche il telecronista Rai Francesco Repice e l’inviata di Amazon Prime Giulia Mizzoni. Per conoscere più nel dettaglio l'iniziativa abbiamo incontrato il presidente del sodalizio che ha voluto promuovere "La Cena Straordinaria" Alessandro Astorino.
• Presidente Astorino, nelle passate edizioni “La Cena Straordinaria” ha saputo tenere assieme alta cucina, solidarietà e bellezza, dando modo alla città di Catanzaro di trasformarsi in un vero e proprio ristorante sotto le stelle per una buona causa. Per quest’anno c’è da attendersi qualche novità al format?
«Un vero e proprio ristorante sotto le stelle, vero. Ma aggiungerei anche sotto la pioggia e un vento incessante. Il solo pensiero mi mette ancora paura! Eppure, ce l’abbiamo fatta, ed è andata talmente bene da riproporla anche nel 2025, il 10 settembre: stessa location, stessi cuochi, stesso format ma con tante sorprese per i nostri 1000 commensali».
• Grazie a “La Cena Straordinaria” la solidarietà si svela, diventa occasione di aggregazione. Le chiedo: è nella condivisi
one che la necessità di aiutare il prossimo si fa più visibile e concreta?«Senza la condivisione non potremmo fare nulla. E con La Cena Straordinaria intendiamo porre in evidenza proprio questo fattore: uniti, stando insieme, possiamo raccontare una storia migliore, regalare un’immagine positiva della nostra Calabria, delle sue eccellenze culinarie, culturali e soprattutto del suo animo solidale. Tutti insieme, infatti, realizzeremo tanti sogni di bambini che lottano quotidianamente per salvare la propria vita».
• Con quale spirito i sei chef calabresi insigniti della stella Michelin hanno accolto il rinnovato invito a contribuire con il loro talento e la loro professionalità all’evento?
«Con lo stesso spirito dello scorso anno, quando in preda allo sconforto per le condizioni meteo e per dei fisiologici problemi organizzativi, si sono prodigati al massimo per rendere possibile tutto quello che è stato realizzato: un’indimenticabile cena nel cuore del centro storico della città di Catanzaro, con piatti strepitosi e un servizio impeccabile».
• Quali sono le aspettative dell’associazione da lei rappresentata in termini di partecipazione e coinvolgimento della comunità catanzarese e calabrese?
«Mi permetta di manifestare tutto l’apprezzamento dell’Associazione Città del Vento che mi onoro di rappresentare insieme ai miei compagni di viaggio Luca, Angelo e Vincenzo. Un apprezzamento che nasce dal convinto sostegno istituzionale della Regione Calabria nella persona dell’assessore Gianluca Gallo, dell’Arsac, del comune di Catanzaro, delle tante attività private che supportano il progetto e ovviamente delle 1000 persone che riempiranno il nostro lunghissimo tavolo da 400 metri lineari».
• Qual è l’organizzazione o la causa benefica a cui verrà destinato il ricavato della cena? Quali le ragioni di questa scelta?
«Dopo gli Insuperabili, la scelta è ricaduta subito sul reparto di ematologia e oncologia pediatrica dell’A.O. Dulbecco di Catanzaro, che attraverso l’operato dell’associazione Asca&Ste, realizza i sogni dei bambini ricoverati nei loro reparti. Bimbi che esprimono dei desideri e che grazie a questi, affrontano le loro malattie con uno stimolo ancor più importante. Incontrare un personaggio famoso, un viaggio, una crociera, andare a Disneyland, un volo in elicottero. La loro fantasia non ha limiti e noi quest’anno faremo di tutto per raccogliere più fondi possibili. E dopo aver visitato quei reparti, quei corridoi, e aver incrociato gli occhi di quei bambini e dei loro familiari, sentiamo ancor di più la necessità di andare oltre ogni limite».
• “La Cena Straordinaria” consente alla città di Catanzaro di esibire la bellezza custodita nel suo centro storico. L’evento è quindi anche occasione per far conoscere meglio il territorio e le peculiarità artistiche, storiche e paesaggistiche che lo caratterizzano?
«Catanzaro è la nostra città, e la Calabria è casa nostra. Non conosciamo barriere, divisioni, campanili. La Cena sarà una bellissima vetrina per il capoluogo, per i suoi grandi tesori e per le bellezze che siamo certi, avranno la giusta visibilità. A partire dal centro storico che è un’autentica meraviglia (speriamo, almeno il 10 settembre, senza vento e pioggia)».
• Da un punto di vista personale, quanta soddisfazione c’è nel guidare un’associazione, “Città del Vento”, capace di dar vita ad un evento così importante e che rende il cuore dei partecipanti immune all’indifferenza?
«Apparteniamo con Città del Vento alla grande famiglia delle Acli, portatori di valori ben definiti come la solidarietà, l’ascolto e l’impegno civico. Questa è l’unica cosa in cui crediamo e organizzare La Cena Straordinaria è uno dei nostri modi per abbattere il muro dell’indifferenza. Lo scorso anno ci siamo riusciti alla grande e quest’anno vogliamo fare un altro passettino in avanti. E poi, saremo ancora una volta in 1000, non possiamo aver paura di nulla».