Attesa per l’evento tra storia e natura promosso da Vivi Serra San Bruno che permetterà ai visitatori di conoscere un mestiere antico le cui tecniche rimandano addirittura ai fenici. Il presidente Papasodaro: «Esperienza magica»
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Da padre in figlio. L’arte dei carbonai ha attraversato il tempo conservando magia e sacralità. Un mestiere portato avanti con sacrificio e orgoglio nel cuore delle Serre vibonese, dove poche famiglie continuano a portare avanti una tradizione seguendo antiche tecniche risalenti addirittura ai fenici. Per conoscere questo straordinario mondo, fatto di radici, storia e anche fatica, annualmente l’associazione Vivi Serra San Bruno propone un’escursione notturna.
I partecipanti all’iniziativa avranno modo di rivivere, nel cuore delle Serre, un pezzetto di storia millenaria che ha plasmato l’identità della comunità montana e ancora oggi richiama l’attenzione di studiosi da tutto il mondo. Negli anni scorsi il progetto ha riscosso ampio successo: «Hanno aderito amanti dell’escursionismo provenienti da ogni angolo della Calabria e anche dalla Sicilia. Tramite il percorso hanno potuto assistere ai vari processi per la produzione del carbone», ha ricordato il presidente del sodalizio Mario Papasodaro.
L’itinerario “Na notti allu scarazzu” (carbonaia), insomma, è un vero viaggio a ritroso del tempo capace di emozionare e catturare la curiosità dei partecipanti: «Giunta ormai alla sua terza edizione, questa iniziativa si conferma come un appuntamento imperdibile per gli amanti della natura, della tradizione e delle esperienze autentiche. Un’esperienza suggestiva – fa presente il presidente di Vivi Serra – arricchita da panorami mozzafiato e da un’atmosfera quasi surreale, che racconta la storia della città della Certosa e degli antichi mestieri che ancora resistono, portando con sé un fascino irresistibile per visitatori e appassionati». Continua a leggere su IlVibonese.it