Si è conclusa la terza edizione del Vergari Day, il festival promosso dalla Riserva Naturale del Fiume Vergari in collaborazione con il Comune di Mesoraca, la Regione Calabria e l’Associazione culturale La Maruca.

Tre giorni di cultura, natura e comunità nella Riserva Naturale del Fiume Vergari. Concerti immersi nella natura, incontri con autori, workshop, mostre, escursioni, talk e degustazioni a km zero con un pubblico partecipe e numeroso hanno alimentato tutta la rassegna giunta alla sua quarta edizione.

Gran parte degli eventi sono stati interamente pensati per esplorare l’identità sonora della Riserva. Tra i momenti centrali della rassegna, l’approfondimento sul “Vergari Soundscape – Paesaggi sonori, Soundstainability, Patrimoni culturali”, un’iniziativa multidisciplinare che intreccia ecoacustica, archivi orali e narrazioni comunitarie.

Molto partecipato anche il convegno scientifico sulla biodiversità, curato da Carmine Lupia, figura centrale della tutela paesaggistica calabrese, e la visita inaugurale delle 12 grotte rupestri, condotta dall’archeologo Francesco Cuteri, che ha guidato il pubblico alla scoperta del valore storico e spirituale del sito.

Si è parlato poi di Soundstainability – termine che lega sostenibilità ambientale e sostenibilità sonora – moderata dall’Assessora alla Cultura del Comune di Mesoraca, Eloisa Tesoriere, che ha guidato con competenza e sensibilità un confronto denso e articolato tra voci accademiche e istituzionali. Ad aprire l’incontro è stato il Sindaco Annibale Parise, che ha sottolineato il valore strategico del rapporto tra paesaggio, cultura e sviluppo locale.

Hanno preso parte agli eventi studiosi e ricercatori dell’Università per Stranieri di Perugia: Chiara Biscarini (Cattedra UNESCO Water Resources and Culture), Maura Marchegiani (delegata alla sostenibilità), Toni Marino (semiologo), Antonello Lamanna (antropologo e direttore scientifico di Voxteca) e Andrea Taroppi del Forum FKL – Klanglandschaft, tra i massimi esperti europei in paesaggi sonori.

Il versante artistico ha offerto alcuni degli episodi più memorabili. In primo piano la performance teatrale “U Sedile e Donna Richetta”, un monologo scritto e interpretato da Mirko Revoyera, con incursioni del personaggio di Don Fidìle, accompagnato dalle musiche originali di Kyria Constantinou (voce e chitarra) e dal polistrumentista Enrico Bindocci (harmonium, bendir e flauti medievali). Un teatro della voce che affonda nelle radici più profonde del Sud Italia, tratto da un soggetto di Antonello Lamanna, che ha incuriosito il pubblico sulla sponda del fiume Vergari, grazie all’ospitalità di Saveria Londino. Un momento di grande intensità, carico di tensione narrativa autentica e visceralmente popolare.

Particolare anche la rassegna di cortometraggi in collegamento con il regista Alessandro Scillitani, direttore del Reggio Film Festival, e la performance sonora “Algoritmo” di Massimiliano Pambianco, una composizione elettronica immersiva pensata appositamente per il chiostro del Santuario del SS. Ecce Homo. Una sinfonia ambientale e narrativa che ha fuso paesaggio, memoria e tecnologia. 

Vitalità e forti sonorità hanno allietato il sabato sera dei mesorachesi. In concerto si sono esibiti prima i Randhome, gruppo rock molto interessante nella cui squadra conta due frati dell’ordine francescano, che hanno spaziato dalle sonorità rock dei Metallica e Pink Floyd fino alle colonne sonore dei cartoni animati come la sigla di Dragon Ball.

Subito dopo è stato il turno di Sarafine, cantante calabrese vincitrice di X Factor Italia nel 2023, che ha fatto saltare i più giovani con le sue sonorità dubstep e house. La cantante ha mostrato tutta la sua personalità e il suo carisma sul palco finendo il suo live set intonando ”Riturnella” a ritmo di applausi con il pubblico.

La comunità è viva, e si incontra attorno al proprio paesaggio, riscoprendo radici, visioni e possibilità condivise. La grande partecipazione di questi giorni dimostra che la natura non è solo da custodire, ma da vivere con cura e responsabilità. Continueremo a investire nella bellezza del nostro territorio e nei luoghi simbolo della nostra identità, come la Riserva del Vergari”, ha dichiarato il Sindaco di Mesoraca, Annibale Parise.

Il Vergari Day si conferma così molto più di un festival. È uno spazio di prossimità e rigenerazione, dove comunità locali, studiosi e artisti si incontrano per immaginare nuovi modi di abitare il paesaggio, tra scienza, oralità, creazione sonora e cura collettiva. Un esperimento riuscito, che ha dato voce a un territorio e al suo desiderio di futuro.

Un ruolo di rilievo lo ha avuto anche il format “Ambasciatori di Calabria”, nato da un’idea di Roberto Tesoriere, che ha portato al Vergari Day un talk intenso e coinvolgente dedicato alle storie di eccellenza della regione: donne e uomini che si sono distinti in Calabria o nel mondo nei settori della cultura, dell’imprenditoria, della sostenibilità e dell’innovazione.

Moderato da Christian Zuin, Danilo Grano e Serge Forgione, l’incontro ha visto la partecipazione del regista e sceneggiatore Giacomo Triglia, la cantautrice e performer Sarafine, l’attivista ambientale Simona Lo Bianco della Riserva FAI “I Giganti della Sila”, il sindaco di Cleto Armando Bossio e il vicesindaco Eugenio Vairo, insieme all’imprenditore Domenico Mazzotta di Independent Republic e all’ideatore del progetto “La Cena Straordinaria” Alessandro Astorino.

Altro bellissimo momento di condivisione è stato il “Pranzo con la comunità” della Domenica, curato e gestito dall’associazione culturale “La Maruca”. Polpette, sugo fresco, salsiccia: la domenica perfetta per gli escursionisti e visitatori che hanno raggiunto Mesoraca per inaugurare il percorso grotte col Prof. Francesco Cuteri. Un momento di condivisione e comunità che ha portato il centro storico di Mesoraca a rivivere con oltre 400 persone venute da ogni angolo della Calabria.

Insomma, la Riserva del Vergari ha fatto da cornice a un intenso programma di esperienze sensoriali e narrative per gli ospiti e i creator digitali presenti. Gli ospiti hanno vissuto percorsi tra natura e archeologia, laboratori, degustazioni a km zero, escursioni guidate, performance musicali e momenti di confronto che hanno rafforzato il legame tra persone e luoghi.