Dalla costa calabrese ai grattacieli di New York, dalle isole greche alle Maldive, fino al cuore del Medio Oriente: il talento di Giuseppe Samá, giovane architetto calabrese, sta conquistando il mondo. La sua cifra distintiva è quella di unire radici e innovazione, tradizione e visione contemporanea, portando ovunque un’impronta mediterranea riconoscibile e raffinata.

Le sue architetture non sono mai semplici edifici: sono racconti. Racconti di luce che filtra tra geometrie moderne, di spazi che dialogano con la natura, di eleganza discreta che non ha bisogno di ostentare. Samá non ripete uno stile, lo interpreta di volta in volta, cogliendo l’anima del luogo e restituendola con materiali, forme e dettagli che parlano la lingua della memoria e del futuro.

«Un progetto deve rispecchiare il territorio in cui nasce. Non lo imito, lo interpreto», afferma. E questa filosofia diventa il suo segno inconfondibile. Dai loft minimalisti di Manhattan alle residenze immerse nel Mediterraneo, ogni sua opera esprime equilibrio, leggerezza, armonia.

Le radici calabresi come bussola

Per Samá la Calabria non è solo il punto di partenza, ma la sorgente inesauribile di ispirazione. Tra mare e montagne firma residenze private e boutique hotel che diventano racconti di identità e appartenenza. Anche quando lavora a migliaia di chilometri di distanza, l’anima calabrese riaffiora, sottile ma potente, come una melodia di fondo.

Il suo successo internazionale non ha reciso i legami con la terra d’origine: al contrario, li ha rafforzati. Ogni progetto diventa così un ponte tra culture diverse, un dialogo tra tradizione e modernità, tra locale e globale.

Borgo Paparani: la rinascita del silenzio

Tra i progetti più emblematici, il Borgo Paparani, in costruzione in Campania, rappresenta un vero manifesto della sua visione. Un borgo rurale che rinasce grazie a un restauro rispettoso e a una reinterpretazione contemporanea. Le pietre antiche, i legni naturali, le viste sulla valle si fondono con spazi fluidi e luminosi, arredi su misura e materiali artigianali italiani.

Non solo architettura, ma un gesto culturale: restituire vita e bellezza a un luogo dimenticato, trasformandolo in esperienza di quiete e armonia.

Maldive: architettura che respira con l’oceano

Alle Maldive, nell’atollo di Noonu, Samá ha firmato la Spa privata di un resort esclusivo. Qui l’architettura diventa paesaggio: legno teak, tessuti naturali, travi a vista e ambienti che si dissolvono tra cielo, mare e vegetazione tropicale.

Il dentro e il fuori si confondono, le piscine si fondono con l’orizzonte, mentre ogni dettaglio racconta un’idea di benessere totale, fisico e spirituale. Il Made in Italy, ancora una volta, è protagonista, con materiali e artigianato d’eccellenza che portano la firma italiana nel cuore dell’oceano.

«Progettare alle Maldive significa capire il ritmo dell’oceano e lasciare che l’architettura impari a respirare con lui», spiega Samá.

Un ambasciatore del Mediterraneo

In un mondo in cui il design rischia di diventare uniforme, il lavoro di Giuseppe Samá dimostra che la forza sta nell’autenticità. Ogni suo progetto è una storia che unisce il qui e l’altrove, le radici e il futuro.

Samá non è solo un architetto che conquista il mondo: è un narratore di spazi, un ambasciatore silenzioso della Calabria, un creativo che ha scelto di volare alto senza mai staccarsi dalla sua terra