La svolta arriva con un cambiamento radicale, che fa seguito a un lutto inaspettato: la decisione di lasciare la città per la campagna e dedicarsi al restauro di un vecchio casale di fine Ottocento, un rudere che chiedeva di essere salvato e riportato a nuova vita
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C'è chi la vocazione la scopre, chi la cerca e chi, come Sonia Bellezza, afferma di esserci nata. «Sono uscita dalla sala parto con i colori in mano», ama raccontare l’artista lametina, la cui vita è un inno alla resilienza ed una testimonianza di come l’arte possa essere un’alternativa potente al vuoto.
Nonostante l'affermazione audace, il percorso artistico di Sonia non è stato lineare. Sebbene abbia iniziato a disegnare da bambina, una precoce insoddisfazione per le sue realizzazioni la portò ad abbandonare ben presto i pennelli. La vita prese il sopravvento, con i suoi ritmi, le sue gioie e le sue prove.
La pittrice mette su famiglia, ha tre figli e, in una fase successiva della sua vita, incontra un amore travolgente. Un legame profondo, ma spezzato prematuramente da un lutto inaspettato, che segna in modo indelebile l'esistenza dell'artista.
Un rudere da ristrutturare: l'occasione per ricominciare
La svolta e l'inizio di una lenta ma inesorabile rinascita arriva con un trasferimento radicale: la decisione di lasciare la città per la campagna e dedicarsi al restauro di un vecchio casale di fine Ottocento. Un rudere che chiedeva di essere salvato e riportato a nuova vita.
È proprio in questo processo che Sonia ritrova un’energia dimenticata. Il restauro del casale diventa, per certi versi, un restauro di sé stessa. Mettere mano ai muri, ai materiali grezzi, alle fondamenta, era come ricostruire la propria forza interiore. Mattoni e malta diventano metafore di speranza.
Un'alternativa alla solitudine
Anni dopo, i figli prendono il volo, costruiscono le proprie vite e si sposano. La casa, un tempo piena di rumore e calore, si svuota. Sonia avverte un forte, inatteso senso di smarrimento, la solitudine che bussa alla porta. È in quel momento che la sua memoria la riporta indietro, ai materiali usati per riportare in vita il casale.
Anziché soccombere alla malinconia, l'artista decide di riprendere in mano quegli stessi materiali: gesso, stucco, sostanze dense e malleabili. Questi elementi, usati per l'architettura, diventano la base per la sua arte. Sonia Bellezza non dipinge solo con i colori, ma attraverso la materia. L’arte emerge come l’alternativa più potente alla solitudine.
L'arte della materia che diventa emozione
Oggi, Sonia Bellezza è un'artista italiana affermata e pluripremiata, i cui dipinti hanno trovato spazio in mostre personali e collettive su scala nazionale. Il suo lavoro figurativo è intriso di un’intensità emotiva che l'artista stessa riconduce ad "un'esistenza ricca di esperienze forti e appassionate".
La sua vasta ricerca l'ha portata a padroneggiare materiali che applicati su supporti lignei creano un effetto insolito, tattile e originale. Le sue creazioni non sono solo immagini, ma superfici che raccontano una storia di trasformazione, di strati emotivi e fisici. Ogni opera è un messaggio di speranza, la dimostrazione che anche dai ruderi del dolore e del vuoto può nascere una bellezza tanto inaspettata quanto meritata.



