Voci, volti, firme della nostra terra. Abbiamo iniziato con Francesco Occhiuzzi. Ora è la volta di Filippo Veltri. Una storia lunga fatta da 53 anni (finora) di carriera e di lavoro sui giornali e sui libri. Un nome, un volto, una firma sempre in primo piano.

«Ho iniziato che non avevo nemmeno 18 anni, nella primavera del 1972 a Cosenza. Facevo lo sport minore nel Giornale di Calabria diretto allora da Piero Ardenti. Capo servizio allo sport era il grande Santino Trimboli, il primo servizio firmato (indimenticabile) fu un pezzo di biografia sul n 9 della Morrone, Franco Gagliardi, oggi commentatore sportivo e in passato allenatore tra l’altro della Reggina».


Ma chi è Filippo Veltri?
«Sono nato il 3 luglio del 1954 a Cosenza e divenni poi giornalista professionista nel 1978. Esami a Roma. Da quel 1972 passarono infatti anni splendidi: dopo il Giornale di Calabria ci fu il piccolo giornalino di Cosenza, che si chiamava qualeCosenza, una palestra bellissima sulla cronaca locale di tutti i tipi, che facevamo in una tipografia dalle parti di Via Piave, con le strisce di piombo! Altri tempi! Oggi questo piccolo giornale – esempio di come si faceva la cronaca locale – è finito addirittura sulla homepage dell’ Istituto Gramsci! Ho poi fondato alla fine del 1974 assieme ad altri colleghi tra cui Gianfranco Manfredi ilquindicinale Questa Calabria, rimasto nelle edicole dal 1975 al 1978. Un’altra palestra di giornalismo vero, su scala stavolta calabrese, dove chiamammo a collaborare personaggi del calibro di Vito Teti, Luigi Lombardi Satriani, Rosario Villari, Giovanni Mastroianni etc etc».


Finalmente il grande salto.
«Nel 1978, era il 16 marzo …guarda tu il giorno del rapimento di Aldo Moro, entro all’Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci. Vi resto fino al 1986, come redattore e inviato. Ai tempi era un grande giornale che nulla aveva da invidiare ai giornaloni di ora: ci occupavamo di tutto, dallo sport alla politica, dalla cultura allo spettacolo».

Quindi nel 1986 inizia la grande avventura all’Agenzia Ansa.
«Vi entro il primo ottobre di quell’anno, nella redazione in Vico Alberghi a Catanzaro, capo servizio era Franco Scrima. Per più di 25 anni sono stato giornalista dell’Agenzia ANSA, di cui in particolare sono stato negli ultimi dodici anni responsabile della sede della Calabria, dal primo ottobre del 2000 fino al pensionamento. Che non ha significato affatto andare in pensione! Anzi!».

Una grande responsabilità fu quella di dirigere una grande Agenzia di stampa.
«Responsabilità che ho alternato con collaborazioni a Repubblica, Sole 24 ore, Radio 24, Radio Popolare e altre emittenti televisive e radiofoniche (voglio solo ricordare l’ultima TEN con Attilio Sabato) e oggi per ultimo faccio l’editorialista e il commentatore sul Quotidiano del Sud diretto da Massimo Razzi, un grande giornalista e una bella persona che ho ritrovato dopo 40 anni essendo stati assieme ai tempi gloriosi dell’Unita’, lui a Genova e io in Calabria».


La carriera di Filippo Veltri è costellata di premi e di riconoscimenti.
«Ne ricordo solo alcuni: nel 2003 il Premio Crotone per il giornalismo. Nel 2006 il Premio Lo Sardo a Cetraro per il mio impegno giornalistico contro la 'ndrangheta. Nel maggio 2008 il Premio Gerbera Gialla a Reggio Calabria per le attività culturali e professionali a favore della legalità».

Oltre che giornalista Veltri è anche scrittore attento e impegnato sul fronte della lotta alla mafia.
«Lo testimonia, tra l’altro, il libro del 2008, dal titolo emblematico Ritorno a San Luca, in cui affronto il problema della 'ndrangheta e della pericolosità della mafia calabrese, dopo la strage di Duisburg dell'agosto 2007. Nel giugno 2009, proprio per questo libro, ricevo il premio internazionale ''Cristo d'Argento'' della Fondazione Losardo a Diamante e nella stessa occasione vengo anche insignito del ruolo di membro del Comitato d'onore del Laboratorio Losardo».


Nel 2013, anche il Comune di Cosenza ha consegnato, per la sua attività di giornalista e scrittore, un riconoscimento speciale a Filippo Veltri. Poi tante altre fatiche letterarie per Rubbettino, Ferrari, Città del Sole Edizioni e altre sono in arrivo.