In Calabria, quando si parla di elezioni, c’è sempre un cielo da consultare. Non quello dell’aeroporto di Lamezia, con sempre più velivoli e, anche a ottobre, libero da nuvoloni carichi di pioggia, ma quello delle stelle, che a detta di molti capiscono la politica meglio dei sondaggi. Del resto, lo zodiaco è un po’ come il manuale non scritto del voto calabrese: non predice con certezza, ma suggerisce, illumina, confonde e, all'occorrenza, diverte.

Ora, le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre 2025 cadono sotto il segno della Bilancia, che in astrologia è governata da Venere e simboleggia equilibrio, giustizia e senso della misura. Perfetto, si dirà: è il segno dell’armonia, quindi ci aspettiamo programmi condivisi, dialogo tra le parti, rispetto delle regole e decisioni eque. Peccato che siamo in Calabria, dove l’equilibrio spesso somiglia più a un funambolo che attraversa lo Stretto su un filo arrugginito.

La Bilancia, si sa, è anche il segno dell’indecisione. E qui le stelle si fanno serie: mai come questa volta l’elettore calabrese rischia di sentirsi un po’ bilancia, eternamente sospeso tra “meglio Occhiuto che già conosciamo” e “forse Tridico che porta aria nuova”. La verità? Molti finiranno col decidere all’ultimo minuto, magari davanti alla cabina, mentre Saturno retrogrado in Pesci li spinge a pensare: “Ma davvero ho voglia di rivivere gli stessi errori del passato?”.

Saturno retrogrado infatti è un guastafeste: mette in discussione, spinge a guardarsi indietro, ricorda che le promesse non mantenute pesano come macigni. È l’astro dei bilanci e dunque incombe come una revisione dei conti collettiva. E mentre i candidati parlano di “sviluppo” e “opportunità”, Saturno sussurra: “Ricordati l’ospedale chiuso, la strada franata, il treno che non passa mai”.

Però c’è Giove in Gemelli che invece soffia entusiasmo nelle vele della propaganda. È il pianeta dell’abbondanza e, in Gemelli, raddoppia le parole: slogan, spot, conferenze stampa, interviste, dibattiti, dirette social. Giove esagera, promette mari e monti. Aspettatevi dunque una campagna elettorale dove l’eloquenza conta più dei programmi: chi saprà incantare, probabilmente avrà più chances di conquistare.

E poi c’è l’evento clou: l’eclissi solare del 2 ottobre, a tre giorni dal voto. Gli astrologi avvisano che le eclissi sono sempre portatrici di cambiamenti, di colpi di scena, di nuovi cicli. In politica, dunque, occhio alle sorprese. Potrebbe significare un ribaltamento inatteso, un candidato outsider che trova più consensi del previsto o un equilibrio di forze che costringerà i partiti a trattare dopo il voto. Insomma, l’eclissi è il vero sondaggista cosmico: non dice chi vince, ma assicura che nulla sarà come prima.

E se ci mettiamo anche gli altri segni zodiacali, la commedia è completa. Gli Ariete voteranno d’impulso, magari sbagliando sezione. I Toro penseranno solo al pranzo della domenica e al massimo sceglieranno chi promette più sagre. I Gemelli si divideranno in due, mettendo una croce qui e una là (peccato che sulla scheda ne valga una sola). I Cancro voteranno col cuore, ricordando il nonno che parlava di “cose di famiglia”. I Leone andranno fieri al seggio come fosse la passerella di Cannes. I Vergine controlleranno tre volte di avere la tessera elettorale, la carta d’identità e la penna blu portata da casa. Gli Scorpioni faranno strategie oscure, magari votando un candidato per poi parlarne male al bar. I Sagittari arriveranno tardi, di corsa, ma giusto in tempo. I Capricorno saranno i più seri: seggio alle otto in punto e aria da commissari europei. Gli Acquario penseranno a rivoluzioni, ma alla fine si limiteranno a un voto ironico. I Pesci voteranno seguendo l’intuizione, o l’ultimo sogno fatto la notte prima.

Insomma, il cielo dice che la Calabria, ancora una volta, vivrà elezioni più da commedia che da cronaca. E che il vero vincitore sarà, come sempre, il segreto dell’urna: lì dentro, tra Saturno e Venere, tra indecisioni e promesse, tra piogge d’ottobre e sole improvviso, si nasconde il destino di una regione che, anche quando guarda le stelle, non smette mai di fare i conti con la terra.