In vista del comizio elettorale di questa sera in Piazza Sprovieri ad Acri, che vedrà sul palco l’ex presidente della Regione Calabria e candidato alla poltrona di governatore Roberto Occhiuto insieme all’assessore uscente all’Agricoltura Gianluca Gallo e alla candidata al consiglio regionale Angela Morrone, la sezione locale del Pd ha diffuso un volantino dai toni durissimi contro l’ex governatore. Il volantino – inizialmente e firma coordinamento Pro Pino Capalbo – è dunque a sostegno del sindaco di Acri, che è tra candidati al consiglio regionale con la lista del Partito democratico a sostegno di Pasquale Tridico.

«Siamo contenti perché lei ha ritrovato la memoria, ricordando che in Calabria, più precisamente nella provincia di Cosenza, esiste una cittadina di nome Acri – si legge nel testo – mentre in questi 4 anni, la sua amministrazione regionale si è caratterizzata per aver completamente cancellato dalla sua agenda politica la nostra città».

Il documento, diffuso in concomitanza con l’appuntamento elettorale di Occhiuto, punta il dito contro «i suoi vuoti di memoria» e passa in rassegna una serie di questioni rimaste, secondo il comitato, senza risposta. «Occorreva la delibera regionale a supporto del supercarcere da costruire ad Acri ma – si legge –, preso dai suoi molteplici impegni, ha virato in altre direzioni».

E ancora: «Ha finanziato i grandi eventi ma Acri non è stato preso in considerazione», mentre «i 250mila euro per il cimitero cancellati» vengono indicati come responsabilità diretta della giunta. Tra i punti contestati dai sostenitori di Capalbo, anche il «piano della rete ospedaliera che ha previsto la diminuzione dei posti letto per l’ospedale di Acri» e i «5 milioni di euro del lotto Sibari-Sila bloccati per incapacità o volontà della giunta regionale». Il comitato segnala inoltre il «dimensionamento scolastico che ha penalizzato gli Istituti Superiori di Acri bocciando le due autonomie».

Nella parte finale del volantino, il richiamo diretto agli elettori in vista delle urne del 5 e 6 ottobre: «Il 5/6 ottobre Acri saprà distinguere tra chi ha illuso e vorrebbe continuare ad illuderci e chi, invece, farà gli interessi della comunità votando Pino Capalbo, un acrese per Acri».