Investimenti

Agenda Urbana, ecco il motore di sviluppo di Cosenza e Rende: «4 milioni per sostenere cultura e welfare»

VIDEO | Presentate le misure Aiuti del programma che interesserà congiuntamente i due comuni. Saranno interessati dagli interventi anche due quartieri di edilizia popolare (via Popilia e Villaggio Europa), la periferia di Santo Stefano di Rende, l’Università e l’area industriale

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di Antonio Clausi
27 marzo 2023
16:35

Sono state presentate questa mattina a Palazzo dei Bruzi le misure “Aiuti” del programma Agenda Urbana che interesseranno congiuntamente i comuni di Cosenza e Rende. Si tratta di progetti complessi che spaziano dal recupero di aree dismesse all’edilizia sociale, dai servizi sociali all’innovazione tecnologica. Per un totale di circa 4 milioni di euro, rappresentano un cospicuo finanziamento. Importante la risposta delle associazioni che hanno partecipato all’evento odierno gremendo il Salone di Rappresentanza.

Due le linee programmatiche: “Aiuti alla Competitività dei Sistemi Produttivi” e “Aiuti all’Inclusione Sociale”. La prima è riservata alle imprese culturali e creative. La seconda è dedicata al welfare attraverso servizi innovativi. Sono entrambe indirizzate con particolare riferimento (tra le altre cose) ai due centri storici, a famiglie in stato di povertà e al diritto dell’abitare degno.


Al tavolo presidenziale si sono accomodati il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, l’assessore del Comune di Rende con delega ad Agenda Urbana, Lisa Sorrentino, il consigliere di Palazzo dei Bruzi delegato ad Agenda Urbana, Francesco Alimena. Presente inoltre il dirigente di settore Francesco Azzato, il project manager di Agenda Urbana Luigi Zinno e il Rup del Comune di Cosenza Giuseppe Martino. Hanno pubblicizzato il nuovo portale web che contiene tutte le specifiche e inaugurato lo sportello di supporto ai beneficiari che vorranno presentare i loro progetti per le misure Aiuti. Il 19 aprile è il termine ultimo per presentare le domande.

Si punta alla rinascita di Cosenza Vecchia

Come detto, al centro del progetto Agenda Urbana, ci sono i centri storici di Cosenza e Rende. Non solo, però, perché saranno interessati dagli interventi anche due quartieri di edilizia popolare (via Popilia e Villaggio Europa), la periferia di Santo Stefano di Rende, l’Università e l’area industriale. «Gli uccelli del malaugurio sono rimasti delusi – ha detto Franz Caruso -. Non si tratta solo di interventi infrastrutturali, ma anche di 2 milioni per il welfare e di 2 milioni per la cultura. Non si era mai vista una cosa del genere. Agenda Urbana prevede in tutto lavori per 38 milioni di euro solo per il 2023. Fino al 2025, invece, 90 milioni sono già stati destinati al nostro centro storico. Sono molto contento della risposta degli operatori economici e delle associazioni. Agenda Urbana ha lo scopo di riportare le attrazioni nei centri storici di Rende e Cosenza, solo così possiamo arginare alcuni fenomeni sociali innescati da scelte sbagliate in passato».

Il sindaco del capoluogo non nasconde la propria ambizione e sfrutta l’occasione per levarsi qualche sassolino («Non abbiamo pettinato le bambole: oltre ad approvare cinque bilanci della precedente amministrazione abbiamo portato Agenda Urbana e Cis»). Alimena e rincara la dose. «Oggi i Comuni ci mettono i soldi, voi metteteci le idee. Perché ogni giorno leggiamo articoli e post su Cosenza Vecchia. Ma li pubblica chi poi vive solo la città nuova e al massimo transita da Corso Telesio».

Rende e dintorni

«Alzare lo sguardo, immaginare, progettare un futuro possibile e auspicabile per la nostra area urbana nella consapevolezza dei grandi cambiamenti in atto in questi anni e delle possibilità offerte dall’innovazione e dalla crescita tecnologica, scientifica, economica, culturale orientate da un ideale di democrazia, giustizia, benessere condiviso». Così Lisa Sorrentino che fotografa l’Agenda Urbana Nazionale come «un documento che individua i temi fondamentali di sviluppo e le priorità a sostegno delle città che riguardano in particolare la povertà, la segregazione spaziale e sociale, il cambiamento demografico e l’utilizzo delle energie rinnovabili».

«Abbiamo lavorato – ha aggiunto – nella convinzione di dover contrastare l’assuefazione alla narrazione offerta dai media main stream che dipingono da sempre le nostre terre come terre senza speranze. La realizzazione di progetti di questa portata ci offre una grande boccata di ossigeno mettendoci contestualmente tutti e tutte alla prova nella prospettiva di grandi cambiamenti che puntino ad alternative di largo respiro. La costruzione del progetto strategico comune e condiviso dell’Agenda Urbana costituisce il motore di sviluppo di tutta l’area urbana e consentirà di fare un ulteriore salto di qualità al processo di integrazione delle due città, implementando e coniugando identità storico culturale e innovazione scientifica».

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