Il candidato giunto terzo con il 24,19% dei consensi svincola il suo elettorato e sul futuro dice: «Decideremo di volta in volta chi appoggiare in base ai programmi»
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«Data la trasversalità dell'elettorato che ha individuato nella coalizione civica che mi ha sostenuto, una forza alternativa ai canonici schieramenti politici di ogni orientamento, non si intende dichiarare alcun indirizzo di voto svincolando l'elettorato al quale rivolgiamo il nostro affetto e la nostra sincera gratitudine». A dirlo Gianpaolo Bevilacqua in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimo tra i candidati di centrodestra e centrosinistra Mario Murone e Doris Lo Moro.
Bevilacqua, al primo turno, ha ottenuto il 24,19% dei consensi. Una decisione, ha aggiunto, «presa insieme alle liste ed al mio comitato elettorale». Di volta in volta, poi, ha aggiunto, «decideremo chi appoggiare in base ai programmi».
«Ogni cittadino - ha detto incontrando i giornalisti insieme a Maria Lucia Raso e Oscar Branca - saprà valutare con consapevolezza le proposte in campo, secondo la propria coscienza e sensibilità. Ciò che oggi ci preme è preservare lo spirito di partecipazione e fiducia costruito ormai da lungo tempo, ci attendono nuovi progetti politici da vivere insieme. Anche fuori da Lamezia Terme si guarda con interesse ai risultati raggiunti. L'avvenire del gruppo che si è costituito con passione e senso di appartenenza è direttamente collegato agli importanti riscontri ottenuti: la volontà di proseguire il percorso politico è tale da suggerirci la costituzione in un organigramma locale, provinciale e regionale».
«Il metodo partecipativo adottato sin dall'inizio - ha affermato Bevilacqua - rappresenta un modello replicabile e apprezzato, in grado di rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni. L'idea di strutturarsi in maniera più solida mira a garantire continuità, progettualità e rappresentanza effettiva. In questo contesto, la formazione politica e l'apertura al dialogo con le realtà civiche e associative diventano elementi fondamentali. La sfida futura sarà quella di tradurre il consenso elettorale in un'azione concreta e duratura sul territorio».