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Potremmo mutuare il verso di una vecchia canzone estiva, “agosto amore mio non ti conosco” in “per un posto, ideale mio, non ti conosco”, ciò per descrivere il clima di guerra all’arma bianca in corso anche nelle formazioni più ideologiche come Liberi e Uguali di Grasso, Bersani e Vendola per la formazione delle liste. Tutti alla ricerca di un “posto” appunto, che in questo caso potrebbe essere uno scranno a Montecitorio o nei morbidi velluti Rossi di palazzo Madama.
La ressa per un posto al sole alle prossime elezioni politiche si va svolgendo anche nel campo di Liberi e Uguali. Il nodo più serio da sciogliere per i seguaci di Bersani e D'Alema è quello inerente la scelta del capolista alla Camera nel plurinominale della circoscrizione sud. Secondo gli accordi quella postazione sarebbe dovuta andare all'ex consigliere regionale nonché assessore della minigiunta di Oliverio nella avvio della attuale legislatura regionale, Nino De Gaetano.
Sono forti, però, le resistenze provenienti dall'interno dell'aggregato di LeU, soprattutto da parte di quelle forze di estrazione diversa da MdP. Reggio Calabria ha dato i natali alla deputata uscente Celeste Costantino, che in quella provincia ha svolto, oltretutto, il ruolo di commissario di Sel su nomina di Nichi Vendola. Uno problema non di poco conto sulla strada del rispetto degli accordi con Nino De Gaetano, il miglior acquisto di MdP nella provincia Reggina. A quanto sembra a frenare la corsa di De Gaetano non solo la questione Celestino ma, anche, le resistenze dello stesso Grasso a causa delle note vicende giudiziarie legate a “rimborsopoli” che ancora pendono sulla testa di De Gaetano. Se così fosse, il cattivo vizio del giustizialismo della sinistra che tanti danni ha fatto soprattutto a se stessa, riemergerebbe con tutta la sua carica distruttiva.
Non disdegna affatto di correre come capolista alla Camera il medico - scrittore Santo Gioffré che ha dovuto lasciare tempo addietro la direzione della Azienda Sanitaria Provinciale per le contestazione di Cantone alla guida anac. Sulla stessa circoscrizione pare che un pensierino lo faccia lo stesso Alfredo D'attore che al tempo di commissario del PD calabrese aveva fatto di Catanzaro il suo quartiere generale. La discussione sulle candidature della circoscrizione Sud dunque è molto accesa e verte soprattutto sulla pesante ingerenza romana che invece di far prevalere il territorio privilegerebbe una rappresentanza nazionale. Una vecchia diatriba interna alla sinistra fin dai tempi del PCI. L’interrogativo tuttavia sorge spontaneo. Se De Gaetano alla fine non verrà candidato perché l’improvviso passaggio in MdP?
Dal capoluogo intanto crescono gli endorsement per Fiorita che dopo il risultato fatto registrare alle comunali di Catanzaro diviene oggetto di forte attenzione. Da Lamezia si fanno sentire le aspirazioni sia di Gianni Speranza, ex Sindaco della Città, ma anche di Nuccio Iovine, senatore per due legislature ai tempi dei DS.
La contesa per il capolista della circoscrizione Sud poteva essere sedata dalla doppia candidatura del leader della organizzazione nazionale di MdP, il calabrese uscente da Montecitorio Nico Stumpo ma il meccanismo dell’alternanza di genere impedisce questa soluzione. Per Stumpo, comunque, è già scontata la candidatura nel proporzionale nord dal momento che la sua provincia di rappresentanza politica è quella di Crotone, accorpata dal rosatellum alla provincia di Cosenza. Una scelta questa incontestabile nonostante l'aspirazione del noto imprenditore cosentino Sergio Aquino e la voglia di ritornare ad occupare uno scranno istituzionale da parte dell'ex consigliere regionale Mimmo Talarico che a Rende ora è molto vicino alle posizioni di Sandro Principe, in opposizione alla nuova maggioranza amministrativa di quella città. Al Senato appare invece scontata la candidatura dell'ex segretario regionale della CGIL e già deputato uscente Fernando Pignataro, nominato nei giorni scorsi segretario provinciale di Sinistra Italiana ma a quanto sembra nelle ultime ore a insidiargli la leadership pare che sia intervenuta l’aspirazione dell’avvocato Anna Falcone, promotrice insieme a Tomaso Montanari della nota assemblea del “Brancaccio del novembre scorso e poi saltata per dissensi tra le componenti che avrebbero dovuto aderire.
I ben informati sostengono che la candidatura della Falcone sia sponsorizzata direttamente dal Presidente Grasso. D’altronde il Presidente Grasso avrebbe risolto la questione anche nella circoscrizione Sud, proponendo Adriana Musella, Presidente dell’associazione Gerbera Gialla, se non fosse per il fatto che l’esponente antimafia, recentemente, è stata coinvolta in una vicenda giudiziaria legata all’uso dei fondi pubblici ricevuti dalla sua associazione, una situazione che, nei fatti, non rende spendibile il suo nome.
I giochi, dunque, continuano ad essere aperti, ormai mancano una manciata di giorni alla presentazione delle liste. E tuttavia, le sorprese possono ancora essere diverse. E forse anche i colpi di scena. La quota proporzionale da eleggere ha stimolato in tutte le formazioni vecchi istinti. La febbre delle ambizioni ha contagiato tutti e, in questo momento, è altissima. Speriamo che questa febbre non sfoci nel delirio.
Pa.Mo.