Il segretario regionale di Forza Italia sfrutta il dualismo Caputo-Succurro per ottenere un doppio successo con l’aiuto di due franchi tiratori della minoranza che votano per Cirillo e Crinò. L’europarlamentare parla della creazione di un gruppo interforze prima di fare le valigie per Bruxelles
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Un po' come il primo giorno di scuola. Per la prima seduta della XIII legislatura regionale, per la prima volta ancora a guida centrodestra, erano tutti pettinati e sorridenti. Tanti volti raggianti e molti sorrisi. Forse proprio per questo spiccava invece qualche muso lungo.
Uno dei più soddisfatti, però, non era un consigliere regionale bensì un deputato. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, è presente fisicamente in aula che dispensava sorrisi a tutti. Qualcuno dice che è stato lui il vero mattatore di questo inizio di legislatura. È riuscito a portare a casa la presidenza del consiglio regionale con Salvatore Cirillo che non a caso lo ha ringraziato nel suo discorso di insediamento. Ma ha esteso la sua influenza sul gabinetto di presidenza con la nomina di Giacomo Crinò alla vicepresidenza.
Una posizione strategica per la conduzione dei lavori d'aula ma soprattutto in prospettiva delle comunali di Reggio Calabria per le quali Cannizzaro si è candidato come sindaco, ricevendo anche il nulla osta di Fratelli d'Italia. In quest'ottica controllare l'ufficio di presidenza del consiglio con il budget a disposizione e la possibilità di affidare diversi incarichi non è mossa da poco.
Cannizzaro c'è riuscito anche per la faida interna degli “occhiutiani” di stretta osservanza. E qui rientriamo nei musi lunghi che spiccavano ieri. Fra questi c'era sicuramente Pierluigi Caputo, primo degli eletti nella circoscrizione Nord della lista Occhiuto presidente, che in campagna elettorale era in predicato di una nomina da assessore, poi derubricata alla poltrona di vicepresidente del consiglio.
Caputo ha dovuto far fronte alle richieste di Rosaria Succurro che ha seguito anche lei più o meno lo stesso ragionamento. Lo scontro politico fra i due ha suscitato le ire degli altri membri del gruppo per cui alla fine Cannizzaro è riuscito ad infilarsi in questa contraddizione e portare a casa la nomina di Crinò. Che non a caso è stato eletto con due voti in meno da parte della maggioranza. Chissà da parte di chi…
Intanto Caputo è rimasto con la carica di capogruppo però di una compagine politica divisa al suo interno, mentre Rosaria Succurro con un pugno di mosche in mano.
Ma il clima un po' sotto tono non ha riguardato solo la maggioranza, ma anche l'opposizione. In molti hanno notato il volto meno sorridente del solito del sindaco della città metropolitana Giuseppe Falcomatà . Anche per lui “zero titoli”. Non ha fatto il capogruppo, non è entrato nell'ufficio di presidenza, per la guida della commissione Vigilanza si fa il nome di Rosellina Madeo. Insomma per lui si prospetta una legislatura di opposizione pura. Anche qui figlia dello scontro tutto interno al Pd.
Qualcuno dice poco male visto che l'esordio della minoranza non è stato dei più feroci con Cirillo che ha incassato alla fine due voti anche da parte dell'opposizione. Insomma continua il volemose bene.
A proposito della minoranza c'è da registrare la presenza di Pasquale Tridico che come promesso si è presentato in consiglio prendendo ulteriormente tempo sulle eventuali dimissioni. Ha annunciato anche la costituzione di un gruppo interforze e poi si vedrà. Non sappiamo bene cosa significa visto che il gruppo interforze sta nelle cose.
La minoranza per sua natura dovrebbe viaggiare compatta, cosa diversa è l'eventuale costituzione di un governo ombra con esperti delle varie materie per provare a modificare l'azione della maggioranza. Ma di questo, è finita la campagna elettorale, non se ne parla più.
Intanto Tridico un problema lo ha risolto, ovvero lo scontro fra Ferdinando Laghi ed Enzo Bruno con ambedue che aspiravano al ruolo di capogruppo. Alla fine Laghi è andato nell'ufficio di presidenza, Bruno sarà capogruppo, con vari spazi in cui anche Tridico potrà piazzare i suoi.
La legislatura può partire. Foto sorridenti per tutti, allora, dai neo consiglieri ai tanti cooptati nelle strutture del consiglio regionale.


