Caso Spirlì, il Pd di Cosenza: «Santelli lo rimuova dall'incarico»

Dura nota dei dem sulle dichiarazioni del vicepresidente della giunta regionale rilasciate a un dibattito a Catania. In cui ha rivendicato il diritto di dire «negro» o «frocio» contro una presunta dittatura culturale

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di Salvatore Bruno
2 ottobre 2020
09:23
La sede di Cosenza del Partito Democratico
La sede di Cosenza del Partito Democratico

«Sull’onda della ricerca dell’eclatante, il vicepresidente della giunta regionale calabrese, non eletto ma nominato dall’attuale presidente Jole Santelli, benché percepisca uno stipendio dorato pagatogli da tutti i calabresi, di colore e gay compresi, si permette l’offesa ed il dileggio politicamente scorretti». È quanto si legge in una nota del coordinamento Pd di Cosenza che attacca il vicepresidente della giunta regionale Nino Spirlì che, a un dibattito a Catania, ha rivendicato il diritto di dire «negro» o «frocio» contro presunta dittatura culturale di chi «vuole cancellare le parole».

Azione politica nulla

«Capiamo che la nullità dell’azione politica e del contributo pari allo zero nelle pratiche amministrative di cui dovrebbe, per ruolo, essere competente - prosegue la nota - lo spingano ad eccessi verbali vergognosi per chiunque, ma che provocano rabbia e risentimento forti se fatti nelle vesti e nel ruolo apicale, ahinoi, ricoperto dal signor Spirlì, ma crediamo che la misura sia ormai colma».


La presidente intervenga

«Chiediamo dunque e con forza che la presidente Santelli ne ordini la rimozione immediata dall’incarico - si conclude la nota del coordinamento del Partito democratico cosentino - per riportare toni e qualità dell’attività posta in essere a livelli consoni al ruolo». 

Giornalista
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