Era febbraio del 2018 quando l'Aula Rossa di Palazzo De Nobili fu il teatro di una interminabile seduta del Consiglio comunale di Catanzaro dedicata alla discussione di delicate pratiche urbanistiche e di bilancio che si protrasse fino a pochi minuti prima della mezzanotte. Il sindaco era Sergio Abramo mentre il presidente del Consiglio comunale era Marco Polimeni, oggi consigliere comunale e regionale. All'opposizione siedevano Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco, oggi rispettivamente sindaco e presidente dell'assise. Addetti ai lavori e cronisti lasciarono l'aula in piena notte senza immaginare che non ci avrebbero fatto ritorno per un periodo lungo quasi 8 anni.

Poche ore dopo infatti il crollo parziale del controsoffitto dell'aula (dovuto ad una infiltrazione d'acqua) l'avrebbe resa inagibile inaugurando un lungo iter per il suo ripristino che ha attraversato due differenti consiliature fino al pomeriggio di ieri quando a seguito di un importante intervento di riqualificazione, è ritornata a essere il simbolo rinnovato della vita democratica della città, con un volto moderno ma rispettoso della sua storia. Un iter lungo che ha visto le assemblee del capoluogo essere ospitate prima nella sala del Consiglio provinciale e poi, con una soluzione di fortuna, nella sala Concerti dello stesso palazzo municipale. L’inagibilità che era derivata dal crollo del controsoffitto, unita alla vetustà degli impianti, ha imposto un complesso progetto di ristrutturazione architettonica, strutturale e impiantistica, ora completato con un investimento complessivo di 900 mila euro, finanziato con fondi di Agenda Urbana. La nuova Sala Consiliare è oggi accessibile e tecnologicamente avanzata, grazie all’installazione di un moderno sistema audio e di votazione che consente anche la trasmissione in streaming delle sedute.

L'intervento

L’intervento ha previsto il ripristino del solaio di copertura e il rifacimento del controsoffitto con pannelli fonoassorbenti dalle linee moderne, progettati per garantire un’acustica ottimale e richiamare le geometrie del grande dipinto a parete. La riqualificazione ha incluso anche nuova pavimentazione, rivestimenti, infissi e arredi, oltre alla lucidatura del parquet e alla manutenzione dei banchi dei consiglieri. Grande attenzione è stata riservata all’efficienza energetica: l’impianto di climatizzazione è stato completamente sostituito con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza, alimentato esclusivamente da energia elettrica e supportato da un impianto fotovoltaico integrato sulla copertura, in grado di produrre circa 7 kW di energia elettrica. Infine, è stato eseguito il restauro del grande dipinto murale di Tarcisio Bedini, tratto da un bozzetto di Ugo Ortona, che decora la parte superiore dell’aula e raffigura scene della storia cittadina. L’intervento, curato dai restauratori Isabel Tornaquindici e Salvatore Minervino, ha restituito al capolavoro il suo splendore originario.

La cerimonia

Presieduta da Gianmichele Bosco la cerimonia di inaugurazione, ha visto il taglio del nastro con la partecipazione delle autorità civili e militari del capoluogo, gli interventi del prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, del consigliere regionale (e comunale) Marco Polimeni in rappresentanza del presidente Occhiuto e del presidente uscente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, e le conclusioni del sindaco Nicola Fiorita. Tra i politici e le autorità che hanno raccolto l'invito anche i due consiglieri regionali Emanuele Ionà ed Ernesto Alecci, il questore di Catanzaro Giuseppe Linares e il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo.

Presenti tra gli scranni dell'aula anche alcuni dei sindaci del recente passato: Sergio Abramo, Antonio Bevacqua, Marcello Furriolo, Antonio Granato, insieme al già presidente del Consiglio comunale Franco Passafaro.

Fiorita: «L'Aula rossa è il cuore civico della città»

«Ci sono luoghi - ha dichiarato il sindaco Fiorita - che non sono impastati solo del materiale utilizzato per costruirli. Ci sono luoghi che respirano, che trattengono le parole e le passioni di chi vi ha parlato, discusso, sognato. E per me, per tutti noi, questo luogo — l’Aula Rossa — è uno di quelli. Ho assistito al ritorno alla sua forma migliore della casa della democrazia comunale, ma solo oggi, nel sedermi tra questi banchi finalmente pieni, nel vedere il Consiglio riunito, la gente, il silenzio carico d’attesa di chi sente che la storia si compie anche nei dettagli, solo oggi comprendo fino in fondo il privilegio di essere qui. L’Aula Rossa non è solo una sala consiliare: è il cuore civico di Catanzaro. È qui che la democrazia diventa voce, che le idee prendono forma, che il dissenso trova ascolto e il confronto diventa crescita».

E ancora: «Il restauro che oggi celebriamo non è solo architettonico: è un restauro dell’anima civica. Grazie ai fondi del programma Agenda Urbana del POR Calabria 2014/2020, l’Aula Rossa è tornata a essere un luogo vivo e contemporaneo: più accessibile, più sostenibile, più efficiente». E infine il monito: «Questa aula deve essere ogni giorno all’altezza di quella lezione. Qui non si deve cercare il consenso facile, ma la verità possibile; non la divisione sterile, ma il confronto che migliora le decisioni, non l’interesse personale ma il bene comune. Perché la politica, quando è vissuta con dignità e passione, è una forma altissima di amore per la comunità. Da domani in questa aula torneremo a confrontarci ed inevitabilmente a dividerci. Ma se sapremo essere all’altezza di questo momento condiviso saremo tutti migliori, e lo saremo in un luogo prezioso, nostro, non perché efficiente ma perché capace di farci ascoltare il cuore della città e di parlare a quello stesso cuore».