Il Consiglio comunale

Catanzaro, in Consiglio valzer di surroghe mentre l’Udc non ha ancora deciso se stare col sindaco

Nell'ultima seduta del civico consesso prima delle vacanze, ranghi ridotti per un'assemblea sempre più ostaggio delle strategie in vista delle Regionali

di Danilo Colacino
30 luglio 2021
17:53

Se le notizie sull'assenza di ulteriori sedute di consiglio comunale nel capoluogo saranno confermate, avvalorando una lunga pausa fino alla settimana conclusiva di agosto, quello odierno complice anche l’avvio dell’ultimo canicolare weekend di luglio è sembrato il preludio delle vacanze estive. Comunque sia, in aula all’ora di pranzo al termine dell’assemblea dei sindaci rientranti nell’Ato provinciale è iniziata questa seduta alla presenza di appena una decina abbondante di membri della maggioranza. A cui vanno però aggiunti i componenti del Misto che si dichiarano parte dello stesso schieramento.

L’aspetto politico di maggior rilievo è l’ormai “infinita” valutazione dell’Unione di Centro sul sostegno da dare a Sergio Abramo (che peraltro, per quanto lo riguarda, si dice adesso concentrato soltanto sulla battaglia a difesa dell’Umg e dell’integrazione fra l’azienda ospedaliera universitaria e l’Aopc), malgrado nel 2017 il partito di Lorenzo Cesa fosse una forza impegnata a sostegno dell’aspirante primo cittadino Enzo Ciconte. Ma, a prescindere da tutto, oggi per bocca del coordinatore provinciale Giovanni Merante, il quale ha abbandonato l’aula insieme agli altri esponenti dell’Udc assumendo una posizione che neppure il più abile dei democristiani capirebbe, lo Scudocrociato si è ancora dichiarato attendista facendo i complimenti al sindaco ma giudicando la Giunta non all’altezza di quest’ultimo.
Nessuna novità, quindi, così come non è tale il valzer degli eletti. Che, distribuendo “contentini a pioggia” su input dei leader di riferimento impegnati nella campagna elettorale per le Regionali, fanno posto per qualche mese a chi nella tornata di quattro anni fa non ce l’aveva fatta a entrare in Consiglio per un soffio.


Un’esigenza in particolare avvertita nell’entourage del segretario questore di Palazzo Campanella Filippo Mancuso, il quale dopo aver fatto personalmente posto ad Anna Altomare si è anche giovato del passo indietro - secondo la vulgata più “coatto” che spontaneo (appunto per la raccolta voti pro Mancuso) – compiuto dal fedelissimo Demetrio Battaglia al fine di accogliere nella neo-costituitasi Federazione Popolare Andrea Critelli.

Che, è bene precisarlo, entra in surroga anche in virtù della rinuncia di chi lo aveva preceduto in termini di consensi nella lista: Giuseppe (detto Pino) Maiolo. Al di là di ciò, subito dopo ecco la dettagliata relazione letta dall’assessore al ramo Lea Concolino, sulla Presa d’atto del piano economico-finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti per il 2021; la rivendicazione di un posto per un catanzarese (leggasi Abramo) nel futuro Esecutivo regionale da parte di Giuseppe Pisano ad avviso di cui è necessario pure evitare a ogni costo «l’arroccamento» di Merante, ovvero dell’Udc, e soprattutto il lungo intervento dell’ormai ex capo di Fare per Catanzaro Sergio Costanzo.

Che aveva molto da puntualizzare sulla scelta da noi anticipata da qualche mese. Il consigliere di lungo corso ha pertanto spiegato il passaggio nelle file dell’Udc e quindi lo spostamento dal centrosinistra al centrodestra. Un “ritorno a casa”, in realtà, che il diretto interessato ha così in sostanza motivato: «Molti sanno che nasco politicamente con Mario Tassone, il quale tanti anni orsono mi diede fiducia pur essendo io un giovane. Poi sono stato per parecchio tempo a fianco di Mimmo Tallini prima di rompere con lui e sostenere Mario Oliverio nella corsa alla presidenza della Regione. In ogni occasione, però, tanto da una parte quanto dall’altra mi sono tolto grandi soddisfazioni, pur a dispetto di chi mi ha attaccato in modo strumentale.  Accade, peraltro, anche adesso ad opera di un organo di stampa manovrato da qualcuno che qui conosciamo bene».

A seguire, concluso un breve dibattito una volta tanto non caratterizzato da un’aspra contrapposizione come invece avviene di solito, il pronunciamento della civica assise su tutti i punti all’ordine del giorno. Si tratta della pratica inerente alla tassazioni sui rifiuti (18 favorevoli e 2 contrari); la Deliberazione n. 31 del 15 marzo 2005 e 48 del 23 maggio 2005 riguardante “l’area di località Giulivetto, allocazione Comando Guardia di Finanza, alloggi di servizio e Direzione regionale e comando provinciale Vigili del Fuoco (sì all’unanimità) e i debiti fuori bilancio (sì a maggioranza dei presenti, talvolta con l’astensione di Lorenzo Costa).



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