La polemica

Catanzaro, Polimeni (Fi) demolisce il nuovo Psc: «È uguale alla nostra bozza, altro che cambio di rotta»

VIDEO | Il capogruppo azzurro in Consiglio regionale smorza gli entusiasmi: «Il documento è al 95% lo stesso di quello redatto dalla passata amministrazione a guida Abramo, abbiamo deciso di abbandonare l'aula perché vogliamo vederci chiaro»

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di Nico  De Luca
9 gennaio 2024
18:40

Non condivide l’entusiasmo della maggioranza di centrosinistra che nella seduta del 28 dicembre scorso ha approvato con 16 voti favorevoli (3 contrari ed un astenuto) il preliminare del Psc di Catanzaro, il Piano strutturale del capoluogo di regione. Lui è Marco Polimeni, presidente del Consiglio comunale precedente a trazione centrodestra, oggi fedelissimo di Forza Italia di cui è capogruppo. «Un entusiasmo incomprensibile – afferma alla nostra redazione – perché al netto della lungaggine del procedimento poco c’è di nuovo in questo documento. Nella passata consiliatura a guida Sergio Abramo noi temporeggiammo perché era quello che ci chiedeva il gruppo dell’attuale sindaco, Cambiavento, e per correttezza così facemmo vista l’imminente scadenza in attesa della successiva amministrazione. Se si voleva dare un cambio di rotta questo non c’è stato: il documento è al 95% lo stesso, per cui non capisco questa immotivata soddisfazione».

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I punti peculiari

Per giorno 22 è stata indetta la Conferenza di pianificazione, secondo step del processo che da documento preliminare dovrebbe portare all’assunzione del Psc definitivo. Due i punti peculiari su cui l’opposizione al sindaco Nicola Fiorita punterà. «Sicuramente saranno le uniche modifiche apportate rispetto alla nostra bozza: il retroporto di Lido ed i cambi di destinazione d’uso ipotizzati per Germaneto. Abbiamo deciso di abbandonare l’aula dello scorso Consiglio proprio perché vogliamo vederci chiaro, su queste e sull’intera strategia di questa amministrazione comunale. Fermo restando che se tutto sarà chiaro e sufficientemente idoneo non avremo difficoltà a votare il documento positivamente».


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(S)toccata e fuga

Sono in molti a non vedere Polimeni di buon occhio (politicamente), vuoi per via della sua coerenza d’appartenenza agli azzurri vuoi perché definito già “veterano” dell’amministrazione malgrado la giovane età o forse soprattutto perché incarna la proiezione di continuità con personaggi di spicco del recente passato che in molti vorrebbero cancellare. Forse per questo l’atto (teatrale ma legittimo) di lasciare l’assise dopo l’intervento oratorio ha ingenerato parecchi “mal di pancia”.

«Io ho ricevuto critiche da chi non ha altre armi per rispondere, perché spesso mancano i contenuti si critica, ci si prende meriti dal passato spacciandoli come propri, insomma un leit motiv dell’amministrazione Fiorita. Io prendo le distanze e dico che ad un anno e mezzo di insediamento mi aspetto ancora risultati che siano firmati integralmente da Fiorita, non per tre quarti da Abramo e per un quarto dal sindaco attuale».

Ottima salute

Un ultimo passaggio il capogruppo azzurro lo riserva allo stato di salute del partito, che proprio sabato terrà il suo congresso provinciale. «Il centrodestra catanzarese sta benissimo – afferma con un sorriso sornione Marco Polimeni, neo-papà da circa un mese – Forza Italia è in una fase di riorganizzazione e crescita come hanno dimostrato le recenti elezioni alla Provincia, a differenza del centrosinistra. Comunque siamo una coalizione compatta. A parte un gruppo consiliare, quello di Talerico (il consigliere regionale Antonello) vicino al centrodestra ma stampella del sindaco Fiorita. Un fatto che resta inspiegabile e l’unico motivo di vita probabilmente della giunta Fiorita che altrimenti, visti gli scarsi risultati ottenuti fin qui da questa amministrazione – conclude il capogruppo Fi – dovrebbe pensare seriamente a tornare al voto».

 

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