L’intervista

La truffa al Sud secondo Cateno De Luca (Libertà): «Qui arrivano solo le briciole del Pnrr. Il Ponte? Da solo non basta»

VIDEO | Il sindaco di Taormina punta a Bruxelles per portare “Meno Europa e più Italia” e accusa la Lega di avergli copiato lo slogan: «Sfileremo un po’ di soldi al Carroccio». La profezia sulla direttiva Bolkestein: «Le spiagge finiranno nelle mani di lobby internazionali»

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di Emilia Canonaco
21 maggio 2024
17:15

Dopo il malore che lo ha colto durante un comizio, il prolungato ricovero e il divieto dei medici di spostarsi in aereo, Cateno De Luca - sindaco di Taormina e candidato al Parlamento europeo con la lista "Libertà" - viaggia a bordo di un camper e macina centinaia di chilometri, in lungo e in largo per l'Italia.

Diciannove i simboli che compongono la lista "Libertà", sotto lo slogan "Meno Europa più Italia", poi riproposto dal segretario Matteo Salvini, anche se a parti invertite: «L'idea è nostra, abbiamo dato mandato ai legali di presentare una querela e sfileremo un po' di soldi alla Lega, che c'ha copiato in modo tanto spudorato».


Da ex sindaco di Messina, ha maturato la convinzione che il Ponte sullo Stretto da solo non basti: «L'opera va inserita nel corridoio Palermo-Berlino con l'alta velocità, il potenziamento dei porti di Augusta e Gioia Tauro e l'ammodernamento della linea ferrata di epoca borbonica a un solo binario che attraversa la Sicilia».

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Forte dei 500mila consensi ottenuti alla elezioni regionali del 2022 vinte da Schifani, e in attesa di potersi candidare ancora una volta alla presidenza della Regione Sicilia, il sindaco di Taormina Cateno De Luca prova a superare lo sbarramento richiesto del 4% e sogna di entrare nel parlamento europeo per tentare di aggiustare lo storture dell'Unione: «Il 75% dei 200 miliardi destinati all'Italia nell'ambito del Pnrr - dichiara durante l'intervista realizzata ai microfoni del nostro network - è frutto delle condizioni disagiate del Mezzogiorno, ma soltanto 20 miliardi sono realmente rimasti al Sud». Per contrastare uno squilibrio territoriale che l'autonomia differenziata, a suo parere, rischia soltanto di aggravare, Cateno De Luca propone di delocalizzare al Sud e non nei Paesi dell'Est Europa le grandi imprese del Nord Italia. 

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Alla vigilia del 32° anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta, il leader del Movimento "Sud chiama Nord" rivendica con orgoglio la scelta di aver inserito nella propria lista "Capitano Ultimo", autore dell'arresto del boss Totò Riina, e si stupisce di come un personaggio tanto discusso quale Totò Cuffaro vada sostenendo in Sicilia la candidata alle europee Caterina Chinnici, figlia del magistrato assassinato dalla mafia nel luglio del 1983.

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Da sindaco di Taormina, Cateno De Luca esprime un giudizio tagliente su come sia stata gestita la vicenda delle concessioni balneari, soltanto ieri definite illegittime dal Consiglio di Stato perché contrarie all'articolo 49 del Tratto Ue e alla direttiva Bolkestein: «Questa storia finirà malissimo, per colpa di una Europa liberticida che mette le nostre bellissime spiagge nelle mani delle lobby internazionali».



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