Parte con oltre un’ora di ritardo rispetto alla convocazione delle ore 15 la XIII legislatura. A Palazzo Campanella, già dall’ora di pranzo, un via vai di parenti, amici, sostenitori, e future strutture dei singoli consiglieri hanno animato i corridoi dell’astronave che da agosto scorso non era più così frequentata.

Roberto Occhiuto, al suo secondo mandato, ha schierato l’intera giunta appena sotto il posto d’onore, quello del presidente dell’Assemblea, oggi occupato dal consigliere anziano Ferdinando Laghi (Tridico presidente) che nel suo stile esordisce mettendo al centro il cittadino e la persona umana: «Quando mi hanno avvertito che avrei presieduto questa seduta mi hanno chiesto di ricordare le persone con disabilità. Il compito che ci attende non è solo legiferare ma anche quello di farlo tenendo presente i diritti di tutti. Dobbiamo essere consapevoli che la forza di una comunità si misura dalla capacità di non lasciare indietro nessuno. Il nostro dovere comune è lavorare perché dalle differenze nascano cose utili per i cittadini».


Affiancato dai consiglieri più giovani, Salvatore Cirillo e Giuseppe Ranuccio, si è dato avvio alla lettura dei risultati elettorali che hanno permesso la rielezione del presidente Occhiuto.
SI è passati poi alla “presa d’atto della sospensione e temporanea sostituzione dei consiglieri regionali nominati assessori regionali” con l’ingresso dei consiglieri supplenti che permetteranno agli attuali membri della giunta di riprendere il loro posto in aula se in futuro venissero per un qualsiasi motivo sostituiti. Si tratta di Antonio De Caprio e Piercarlo Chiappetta che per Forza Italia entrano al posto rispettivamente di Gianluca Gallo e Pasqualina Straface; Daniela Iiriti entrerà per Giovanni Calabrese e Filippo Pietropaolo per Antonio Montuoro in quota Fratelli d’Italia; Gianpaolo Bevilacqua siederà per la Lega al posto di Filippo Mancuso. Pervenute in aula anche le dimissioni di Wanda Ferro che permettono così l’ingresso in aula di Filippo Pietropaolo. Subito dopo i Commessi distribuiscono le schede per la prima votazione a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente dell’Assemblea legislativa.

Lo Statuto è chiaro, e prevede che il Presidente venga eletto a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio (almeno 21 voti). Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei Consiglieri regionali. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato la maggioranza richiesta, si procede, nello stesso giorno, al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero dei voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età. Uno scenario inimmaginabile visti gli accordi raggiunti nei giorni scorsi, e così Salvatore Cirillo è eletto alla prima votazione con 23 voti favorevoli, due in più rispetto a quelli della maggioranza.


Cirillo inizia quindi la sua nuova avventura politica ringraziando gli elettori, i colleghi consiglieri e il partito di Forza Italia che gli ha permesso di ricoprire il ruolo. «Non sarà semplice svolgere questo compito – ha detto il neo presidente - ma lo assumo con fierezza per assicurare imparzialità nell’interesse dei consiglieri tutti e dei calabresi. Lavoreremo da squadra coi consiglieri di maggioranza e minoranza, ma anche con la giunta, con cui dovremo andare di pari passo e nella stessa direzione. Il tempo dei contrasti appartiene ad un concetto di politica vecchio e che grazie al buon governo di Occhiuto ci stiamo lasciando alle spalle».
L’ufficio di presidenza è completato con i due vicepresidenti Giacomo Crinò (17 voti) per Occhiuto Presidente e Giuseppe Ranuccio (11) in quota Pd. Nell’urna anche due voti per Giuseppe Falcomatà. I Segretari questori dell’Assemblea saranno invece, Luciana De Francesco (21) per Fratelli d’Italia e Ferdinando Laghi (10) della Tridico Presidente.

Da parte sua Occhiuto ha sottolineato l’elezione del «giovane Cirillo», che ritiene un segnale per tanti giovani calabresi. «Mi aspetto dal Consiglio regionale, che questa aula possa essere una fucina di idee, di suggerimenti, anche per la giunta regionale. Rappresentiamo insieme il bene dei calabresi, pur nelle differenze rappresentate all'interno dell'aula».

Poi il presidente ne approfitta per rivolgere l'augurio agli assessori, ai Consigli regionali, e in particolare a Pasquale Tridico: «Sono molto contento che abbia deciso di essere presente oggi e di avviare questo nuovo ciclo. Sono convinto che al di là di quello che succederà nelle prossime settimane, o nei prossimi mesi, lavoreremo tutti insieme per il bene della Calabria, per il bene dei calabresi, attraverso le funzioni che ciascuno di noi eserciterà».
Occhiuto si è quindi augurato che il Consiglio regionale abbia la capacità anche di rappresentare la Calabria come una regione che sa affrontare e discutere questioni di carattere nazionale. «Mi aspetto dai consiglieri di maggioranza un grande impegno nelle commissioni, e mi aspetto dai consiglieri di opposizione, un'opposizione rigorosa e costruttiva».