Approvato ieri il disegno di legge di conversione, con modificazioni del decreto recante disposizioni urgenti in materia di cittadinanza: Andrea Gentile smonta le pregiudiziali dell’opposizione e sottolinea l’importante opera messa in atto dal ministro Antonio Tajani. Il deputato di Forza Italia Andrea Gentile, componente della Prima Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni, componente del “Comitato dei Nove”, è intervenuto in Aula, sulle questioni pregiudiziali, sottolineando il ruolo assunto dal ministro Antonio Tajani in merito al delicato argomento.

«Le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni – spiega l’On. Andrea Gentile – criticano il provvedimento, focalizzandosi particolarmente su alcuni aspetti. Il primo è l’asserita mancanza dei presupposti di necessità e urgenza, alla base dello strumento del decreto, e poi la presunta violazione del principio di irretroattività delle disposizioni». In merito al primo punto, Gentile ha spiegato che, tali requisiti, che rispondono a esigenze di sicurezza pubblica, sono dimostrati e ciò viene confermato da più elementi.

«V’è da evidenziare, intanto, che il provvedimento interviene per contrastare scorciatoie e meccanismi dubbi che nel tempo hanno consentito un uso distorto del riconoscimento della cittadinanza italiana, spesso attraverso l’utilizzo di documenti falsi o legami debolissimi con il nostro Paese da parte di soggetti richiedenti. A ribadire l’urgenza e la improcrastinabilità del provvedimento in esame – ha spiegato il deputato forzista – è intervenuto anche il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani che, quale proponente della iniziativa legislativa, ha evidenziato a più riprese la ratio del provvedimento stesso, nell’ottica di restituire dignità e significato a un diritto che deve fondarsi su un legale autentico con l’Italia, non solo burocratico, ma culturale, civico e identitario».

«Questa riforma, dunque, favorisce forme di responsabilizzazione sociale, propone criteri maggiormente selettivi e trasparenti, prevenendo abusi e contrastando pratiche poste in atto da chi vive fuori dal nostro paese e richiede la cittadinanza solo come “lasciapassare” per muoversi in Europa e nel mondo, senza fornire alcun contributo all’Italia. Si deve peraltro porre un freno alle diffuse distorsioni in atto e al sovraccarico di domande e richieste che intasano Comuni, Consolati e Uffici giudiziari. Su proposta del Ministro Antonio Tajani, infine, il Senato ha anche approvato un emendamento che apre alla richiesta di poter riacquistare la cittadinanza per gli italiani emigrati che hanno dovuto rinunciare alla stessa per lavorare nei paesi dove si sono stabiliti». «Una modifica da lungo tempo attesa che rafforza profondamente i legami del nostro Paese per chi, pur vivendo all’estero, è fino in fondo italiano e condivide i valori fondamenti del nostro ordinamento», ha concluso Andrea Gentile.

La gratitudine dei coordinatori di Forza Italia nel mondo

I coordinatori Forza Italia nel mondo esprimono in una nota un «sentito ringraziamento a Forza Italia, al vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, all'on. Nazario Pagano, all'on. Patrizia Marrocco, all'onorevole Paolo Emilio Russo e all'onorevole Andrea Gentile per il loro impegno costante e determinato». «Questa riforma rappresenta un passo avanti importante per il nostro Paese».