Il tour calabrese di Giuseppe Conte a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Calabria Pasquale Tridico è partito questa mattina dall’ospedale di Soriano, struttura chiusa dal 2011 e mai riconvertita nonostante i fondi del Pnrr. Una scelta simbolica, che ha permesso ai due leader del Movimento 5 Stelle di intrecciare i temi internazionali e nazionali con le ferite ancora aperte della sanità regionale.

Gaza e il silenzio del governo

Il presidente del M5S non ha risparmiato parole durissime sul conflitto in Medio Oriente: «Il governo israeliano annuncia tronfio che Gaza sta bruciando, quindi si vantano del genocidio in atto. Non bastano 64mila vittime accertate, tra cui 20mila bambini, adesso insistono in questo genocidio nella distruzione di Gaza e quindi nell'affamare e assettare la popolazione. Il nostro governo rimane silente, nessuna misura, no embargo delle armi, no sospensione del memorandum di cooperazione militare, no al riconoscimento dello Stato di Palestina, no a sanzioni economiche e finanziarie. È una totale vergogna».

La sanità calabrese: «Prestazioni da ultimi in classifica»

Dal fronte internazionale a quello locale, Conte ha puntato il dito contro la condizione della sanità calabrese: «Ogni volta che vengo in Calabria, anche in questa occasione e nella precedente, i cittadini rivendicano prestazioni sanitarie che siano all'altezza di un paese del G7. Non possiamo essere membri fondatori dell'Unione Europea, non possiamo essere membri del G7 e poi offrire prestazioni sanitarie che qui, in particolare in Calabria, sono veramente da paese degli ultimi in classifica».

L’ex premier ha ricordato il passato di Soriano: «Aveva una tradizione sanitaria d'eccellenza, pensiamo al Centro Ustioni. È stato tutto smantellato, a danno della comunità dell'Alto Mesima e di tanti altri presidi ospedalieri. Nella prospettiva che abbiamo creato, quella dei fondi europei, siamo rimasti ancora indietro: dei 20 ospedali di comunità programmati con i soldi del Pnrr non ne hanno realizzato uno. Questo ospedale, insieme alla casa di comunità qui a Soriano, è assolutamente indietro. Il rischio è che non verranno mai realizzati, e i cittadini hanno ragione».

Tridico: «Morti evitabili, Occhiuto ha fallito»

Accanto a Conte, Pasquale Tridico ha messo in fila ritardi e responsabilità: «Questo è stato un ospedale chiuso nel 2011 con Scopelliti, quando Occhiuto, complice della maggioranza di centrodestra, ha favorito questa chiusura. Oggi c’è una ricostruzione per una casa della comunità che va molto a rilento con i fondi del Pnrr».

Il candidato governatore ha ricordato episodi drammatici: «Troppe sofferenze nei pronto soccorso, in questi ospedali di montagna che accumulano ritardi su ritardi. Sono morti quattro uomini e donne negli ultimi quattro mesi per ritardi e ingolfamenti nell'accettazione, per ambulanze che non arrivano o che arrivano senza medici. Sono morti evitabili che non possiamo più accettare. La giunta Occhiuto ha fallito, nonostante i pieni poteri da commissario della sanità e da presidente, e nonostante avesse fondi a sufficienza per far ripartire con il Pnrr questi lavori. Oggi vedete un cantiere aperto, ma non si è completato nulla, e questo crea disagio a un bacino di oltre 30mila persone».

Il caso Lucano e le alleanze nel centrosinistra

Conte ha poi commentato la decisione dei giudici amministrativi sull’incandidabilità di Mimmo Lucano: «Le sentenze si rispettano. Io da giurista ho imparato che senza leggere le carte non ha senso pronunciarsi in astratto. So che Lucano ha preannunciato un ulteriore ricorso, vedremo. Quello che è certo è che le sue istanze saranno comunque portate avanti, perché sono anche istanze a cui noi siamo sensibili e a cui il nostro candidato Pasquale Tridico è sensibile».

Sul dibattito nazionale e la possibilità di una sua candidatura a Palazzo Chigi, l’ex premier Conte ha ribadito: «Il metodo dell'ambizione personale non contraddistingue me né la mia comunità politica. Noi lavoriamo per obiettivi strategici e per il bene dei cittadini. Sarà l’unico criterio che ci guiderà anche nella definizione del progetto progressista per le prossime elezioni. Dimostreremo responsabilità anche nella scelta del candidato».

Infine, sulle alleanze: «È un fatto elementare di logica: si è alleati quando c’è un progetto condiviso da presentare al Paese. Finché non ci sarà, non potremo dire di avere un’alleanza. Ci lavoriamo ogni giorno per conseguire questo risultato».

La seconda tappa del tour vibonese proseguirà alle 15.15 al “Bar Bistrot” di piazza Italia a Mileto. A chiudere la giornata di Conte in Calabria l’incontro pubblico in piazza Martiri d’Ungheria a Vibo Valentia, in programma per le 19:30.