Il portavoce regionale Avs attacca la Regione: «Decisioni politiche irresponsabili mettono a rischio la sicurezza delle pazienti e sprecano risorse pubbliche nello spoke della città»
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«La politica dovrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini. Certa politica, invece, ne mette la vita a repentaglio. Quanto sta accadendo nello spoke di Corigliano Rossano, al Giannettasio e al Compagna ha dell’inverosimile. Prima l’ex commissario ad acta Scura, poi Occhiuto, coi loro DCA hanno stabilito che per meglio ottimizzare il servizio sanitario, a Rossano si sarebbero dovute concentrare le branche chirurgiche per la presenza della rianimazione, mentre a Corigliano avrebbe ospitare le branche mediche. Questa ottimizzazione dello spoke, apprendiamo, è stata invece bloccata per beceri motivi di campanile da chi non capisce nulla di sanità e per mantenere uno stupido pennacchio mette a rischio le vite delle pazienti del punto nascite, oggi situato a Corigliano dal 2012, ovvero da quando cert’altra politica della destra di quei tempi s’è giocata a carte i reparti dei due ospedali in base alle simpatie dei primari». È quanto dichiara Giuseppe Campana, portavoce regionale di Europa Verde/AVS.
«Apprendiamo che il trasferimento di Ginecologia, Ostetricia e punto nascite, previsto prima a metà novembre e poi agli inizi di dicembre, si è definitivamente arrestato perché qualcuno che crede di essere onnisciente e che da poco gravita nei piani alti della cittadella, si sta arrogando il diritto di fermare tutto solo per tutelare orticelli. Sappia, quella certa politica a cui la fusione è andata di traverso, che se però un giorno dovesse accadere l’imponderabile, sarà sua responsabilità. Oggi per garantire la sicurezza del punto nascite, al Compagna viene garantita la presenza di un anestesista e un chirurgo di turno in attesa dell’imprevisto. Questo – spiega Campana – crea disagi alla Rianimazione e alla Chirurgia, privati di personale che potrebbe nel frattempo produrre altri, a prescindere, per un capriccio. Se poi dovesse accadere ciò che nessuno di noi auspica, una paziente che accusasse complicazioni durante il parto o post parto, dovrebbe essere trasferita d’urgenza a Rossano».
«A questo si aggiunga lo sperpero di risorse pubbliche, oltre un milione, già investite dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, per riqualificare il quinto piano del Giannettasio. A lavori conclusi, magicamente, il trasloco del punto nascite, della ginecologia e dell’ostetricia si fermano perché qualcuno si è messo a fare i capricci a Catanzaro. Mi chiedo e chiedo – conclude il portavoce regionale di AVS – cosa pensi Occhiuto del fatto che uno dei suoi bracci destri sta bloccando una operazione necessaria per ottimizzare il servizio sanitario, avallata nelle sue vesti di commissario alla sanità. Quella stessa irresponsabile politica si attivi, piuttosto, per evitare lo scippo della Medicina nucleare all’ospedale della Sibaritide (quando sarà concluso, con tutti i ritardi del caso) e l’unico ciclotrone previsto in Calabria. Il tempo di giocare a fare gli dei della sanità è finito»

