Corigliano Rossano, le opposizioni: «Per l’Anac il segretario comunale andava rimosso. Perché Stasi non l’ha fatto?»
I gruppi di minoranza chiedono la revisione degli atti redatti da Paolo Lo Moro. «Il sindaco avrebbe dovuto assumere atti di tutela verso il Comune»
«Il provvedimento di rimozione del segretario generale del Comune di Corigliano-Rossano, Paolo Lo Moro, da responsabile dell’Anticorruzione e della trasparenza è stato imposto dall’Autorità Nazionale in materia. Per trasparenza il primo cittadino avrebbe dovuto comunicare al Consiglio comunale e così alla Città, l’intervento dell’Anac».
È quanto ribadisce il gruppo consiliare di opposizione sottolineando che l’Anticorruzione nazionale si sarebbe occupata anche degli atti stilati da Lo Moro che, ricordano, «è sottoposto a processo presso il Tribunale di Castrovillari» per falso in atti pubblici. «Fin dall’avvio delle indagini, e ancor più dopo che alcuni coimputati hanno patteggiato la pena, il sindaco avrebbe dovuto assumere serie misure cautelari e non solo cautelari. D’altra parte, poiché il segretario non è legato al Comune da un rapporto organico che intrattiene invece con il Ministero dell’Interno, non si capisce – prosegue la nota – perché Stasi non abbia attivato il procedimento di sostituzione, attingendo dall’apposito albo. Dopo la reprimenda dell’Anac, è assolutamente necessario che Lo Moro in ogni caso non si occupi più di personale».
«Ecco perché – secondo le opposizioni consiliari – i concorsi vanno annullati e riavviati su nuove basi ed in condizione di assoluta garanzia di imparzialità. L’ingombrante figura del segretario Lo Moro si staglia su ogni aspetto della vita dell’Ente».