Il movimento di Calenda disapprova la decisione del presidente Santelli ritenendola dannosa
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«L'ordinanza emanata ieri dalla presidente della Regione Calabria, Iole Santelli, è a dir poco ridicola». Lo dichiara Francesco Madeo, membro del Comitato nazionale di Azione.
Per il rappresentante di Carlo Calenda «le mascherine rappresentano un ottimo strumento di prevenzione, in questi mesi di lockdown sono state indispensabili per la protezione personale. Tuttavia, crediamo che l'abuso sia sbagliato e nel caso specifico chiediamo venga chiesto ai cittadini un uso corretto della mascherina. Tesi avvalorata anche dalle parole di Walter Ricciardi, membro esecutivo dell'OMS, consulente del Ministro Speranza e membro del Comitato Promotore di Azione, il quale più volte ha ribadito che le mascherine non sono un talismano».
«Per questo motivo- conclude Madeo - riteniamo che l'ordinanza di ieri del presidente Iole Santelli, con la quale obbliga i cittadini ad usare la mascherina anche in luoghi pubblici dove è garantita la distanza di sicurezza, appare essere priva di fondamento scientifico e mira solo a provocare un contrasto politico. Chiediamo come Azione Calabria la revoca dell'ordinanza e pretendiamo piuttosto un maggiore supporto ai Comuni, impegnati ed esposti in prima linea, per assicurare il distanziamento sociale e le misure di sicurezza nelle scuole. Le scuole primarie calabresi sono abbandonate a loro stesse e non riescono a garantire le misure anti-covid per tutti gli studenti».