Assenti consiglieri del Pd, del Psi e della stessa lista del sindaco. Ufficialmente, dopo ore di attesa, Mazzuca rinvia perché sarebbe arrivata una proroga dal Ministero. Ma l’opposizione ironizza e invoca le dimissioni
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Giallo a Palazzo dei Bruzi. Alcuni consiglieri comunali del Partito Democratico, tra cui il capogruppo Alimena influenzato e D’Antonio, non hanno presenziato al pubblico consesso che oggi pomeriggio avrebbe dovuto approvare importanti pratiche di bilancio. Con loro non erano in aula nemmeno Costanzo del PSI (fuori città), gli eletti tra le file di Franz Caruso Sindaco Sacco e Savastano, gli ex consiglieri di De Cicco Puzzo e Gigliotti e la consigliera di opposizione, ma di centrosinistra, Bianca Rende anche lei alle prese con i malanni di stagione.
Insomma, quanto bastava per non raggiungere il numero minimo all’interno dell’assise per dare il semaforo verde alle relazioni che dirigenti e assessori avrebbero proposto al consesso. Dopo aver atteso invano per un paio di ore e non aver avuto alcun riscontro nonostante le telefonate partite dal Comune di Cosenza verso i diretti interessati, il presidente Giuseppe Mazzuca non ha potuto fare altro che sancire il rinvio della seduta. Ufficialmente, si è detto, perché è arrivata da parte del Ministero una proroga per i Comuni che farebbero slittare i tempi per l’approvazione al 28 febbraio.
Ufficiosamente, però, i temi di discussione interna non mancano e sono emersi anche alla recente riunione di maggioranza tenuta negli scorsi giorni. Due, in particolare, i punti che alcuni esponenti non gradirebbero particolarmente: quello relativo ad una cava nella frazione di Sant’Ippolito e un nuovo project financing da 25 milioni per i parcheggi. Entrambi punti sono idee dell’assessore Damiano Covelli, da tempo nel mirino del circolo cittadino democrat “Marica Zuccarelli”.
La minoranza ha seguito fuori dall’aula il succedersi dei concitati momenti nella sala del Consiglio, ma a margine ha commentato con fermezza. «Il nostro comportamento - hanno dichiarato - è stato ancora una volta coerente. Abbiamo da sempre deciso di essere un’opposizione ferma, intransigente e coerente al mandato elettorale ricevuto. Ovviamente eravamo fuori dall’aula in attesa che la maggioranza a guida Caruso riuscisse a raggiungere il fatidico numero di 17. Ciò non è avvenuto».
«Il rinvio proclamato dal presidente Mazzuca – proseguono - altro non fa che dimostrare che le nostre osservazioni erano sempre coerenti, ma soprattutto che ad oggi il sindaco non ha più il governo sul consiglio comunale e che quindi non erano del tutto le osservazioni fatte in questi giorni di presentare le dimissioni. Questo è il primo avviso di sfratto che arriva al sindaco Franz Caruso».

