Dietrofront di Baker Hughes a Corigliano Rossano, Occhiuto contro il “signor no di professione”: «Noi costruiamo, gli altri distruggono»
Il presidente della Regione punta il sindaco Stasi e le «loquaci» forze d'opposizione in consiglio regionale (Pd e M5S) tutte favorevoli all'investimento e sostenitrici del primo cittadino
«Noi costruiamo, gli altri distruggono». È «amareggiato» e «sconfortato», il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. La ferita lasciata dal ripensamento sull’investimento da 60 milioni di Baker Hughes al porto di Corigliano Rossano, brucia e lo farà ancora per molto tempo.
Soprattutto per quello che poteva rappresentare in termini di livelli occupazionali. E nella sua dichiarazione, il governatore lo rammenta. Ma stuzzica anche le opposizioni in consiglio regionale, come ad esempio il Movimento Cinque Stelle, che si era detto favorevole all'investimento.
«BH avrebbe prodotto almeno 200 posti di lavoro»
«Il presidente di Baker Hughes mi ha comunicato ieri pomeriggio l’intenzione di rinunciare all’investimento di 60 milioni di euro nel porto di Corigliano Rossano: un’iniziativa – dichiara Occhiuto – che avrebbe prodotto almeno 200 posti di lavoro diretti, indotto, sviluppo, riqualificazione industriale di un intero quadrante».
I motivi del dietrofront della multinazionale fiorentin-americana, per il governatore sono «intuibili da tutti coloro che negli ultimi mesi hanno seguito questa assurda vicenda».
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«Il Comune di Corigliano Rossano ha da sempre tenuto un atteggiamento ostativo»
Il riferimento chiaro del presidente è all’amministrazione comunale ed al sindaco. «Il Comune di Corigliano Rossano – prosegue – ha da sempre avuto un atteggiamento ostativo nei confronti di questa multinazionale che aveva deciso di scommettere sulla Calabria.
Sono amareggiato, quasi sconfortato. Sabato ero a Milano, oggi sono a Bruxelles, venerdì sarò a Dublino. Incontro quotidianamente imprenditori, decisori, politici e istituzioni. Sto facendo di tutto per attrarre investimenti, per creare opportunità, per raccontare alla comunità nazionale e internazionale una Calabria nuova, che ha voglia di crescere, di competere e di mettersi in gioco».
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«Qualcuno si diletta a fare il signor no di professione»
Prima di concludere, il presidente della Regione punzecchia i coinquilini di minoranza di Palazzo Campanella, tra cui il Movimento Cinque Stelle, oltre ai dem – entrambi parti attive della maggioranza Stasi a Corigliano Rossano – che già ad agosto aveva auspicato il «superamento delle incomprensioni per favorire sviluppo e investimenti».
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«Qualcuno invece – chiosa il governatore – e mi piacerebbe conoscere a tal proposito l’opinione dei sempre loquaci rappresentanti dell’opposizione in Consiglio regionale, si diletta a fare il “signor no” di professione, distruggendo senza alcuna ragione ciò che altri faticosamente provano a costruire. Un comportamento davvero incomprensibile».