Le dimissioni shock di Roberto Occhiuto stanno scatenando le prime reazioni. Come quelle di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, tra i papabili candidati alla presidenza della Regione per il campo largo di centrosinistra.

I calabresi potrebbero essere richiamati alle urne probabilmente già in autunno – ed infatti il governatore parla di «qualche settimana» nel suo video – mentre Occhiuto continuerà a gestire solo l’ordinaria amministrazione. Come può essere un decreto per la convocazione dei comizi per l'elezione del consiglio e del presidente della Giunta regionale.

Secondo Stasi le dimissioni di Occhiuto potrebbero essere una mossa per destabilizzare gli avversari, non ancora pronti alla competizione. Il sindaco di Corigliano Rossano potrebbe essere tra questi.
Da mesi, infatti, sta colloquiando con i vertici di Alleanza Verdi Sinistra, che potrebbe rappresentare da candidato presidente. Un nome certamente spendibile al tavolo romano con Movimento Cinque Stelle e Partito democratico da Bonelli e Fratoianni.
Occhiuto, quindi, ha bruciato tutti sul tempo, mandando in corto circuito la macchina del centrosinistra che solo nei giorni scorsi ha timidamente iniziato a incontrarsi a Lamezia Terme.

Nel Risiko delle regioni e del piazzamento delle bandierine sulla cartina, Avs con Stasi potrebbe quindi reclamare un posto al sole agli alleati, al netto delle ambizioni che nutre il Movimento Cinque Stelle a cui spetterebbe – secondo alcuni calcoli romani – l’imprimatur.

Flavio Stasi, quindi, è convinto che Occhiuto si sia immolato per uscirne da martire.
«Mi sembra l'ennesima furbata – dichiara il sindaco di Corigliano Rossano – di chi, incapace di amministrare perché senza una visione di sviluppo, pensa che il futuro della Calabria possa essere giocato in una sorta di partita a poker tra lui, la magistratura che ha osato indagarlo ed i suoi tanti detrattori all'interno del centrodestra, che non lo vorrebbero candidato. Il segnale più lampante dell'esigenza di una classe politica diversa che si assume la responsabilità di rilanciare davvero la Calabria e di lottare per essa. Sarà un caso – sottolinea il primo cittadino ionico – ma questo colpo di teatro arriva proprio nel giorno in cui vengono tagliati alla Calabria 10 miliardi di euro per l'Alta Velocità, esattamente ciò che avevo previsto un anno fa. Il governatore – conclude Stasi – si immola sull’altare del martirio immaginando che i calabresi lo avvertano come una vittima e non come l’unico e solo carnefice dell’arretratezza della nostra regione».

Stasi, insomma, sa come si fa perché Occhiuto lo ha già battuto nella sua unica comparsata alle amministrative.