Passo indietro di Oliverio in cambio della testa di Callipo e Aiello ma è l’alibi per uscire dal Pd

Il governatore ha detto di voler accogliere l'appello all'unità delle forze anti sovraniste lanciato dalla referente delle Sardine calabresi. Ma ha messo sul piatto della bilancia i candidati dem e 5s: «In caso contrario il dado è tratto e vado avanti con le mie liste». Il messaggio a Zingaretti che domani sarà in Calabria: «Non venire per riproporre l'ennesimo déjà vu sull'imprenditore vibonese»

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di Redazione
5 dicembre 2019
16:17

«Via le candidature di Callipo e di Aiello, Sì a un giovane candidato unitario espressione delle forze di Governo. In caso contrario il dado è tratto e io vado avanti». È questa, in estrema sintesi, il contenuto delle dichiarazioni del governatore uscente Mario Oliverio, che questo pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa per annunciare quelle che aveva definito “importanti” novità.


Oliverio ha preso spunto dalla lettera aperta di Jasmine Cristallo, leader delle Sardine calabresi, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello alle forze di sinistra chiedendo a tutti un passo indietro: «Siate generosi - ha scritto la referente del movimento anti sovranista -. Battetevi per una sana rigenerazione della classe dirigente. Incontratevi, parlatevi, trovate una soluzione credibile e condivisa! Richiamate i giovani competenti che sono stati costretti ad andare via e che potrebbero tornare per realizzare un progetto ambizioso, ma necessario per la sopravvivenza di questa regione».


 

Il governatore ha detto di voler accogliere l'appello, sostenendo di voler essere «parte attiva di scelte unitarie» per un candidato condiviso dalle forze politiche alla guida del Paese, Pd e M5s. In altre parole, sarebbe disposto a farsi da parte, rinunciando alla sua candidatura, a patto che la stessa cosa faccia il Partito democratico rinunciando a candidare l’imprenditore Pippo Callipo, e il Movimento, archiviando la designazione del docente universitario Francesco Aiello. In caso contario, non ha intezione di desistere.


Un’offerta che appare più che altro come il pretesto per rompere definitivamente con il suo partito, se si considera che domani, venerdì 6 dicembre, il segretario nazionale dei dem, Nicola Zingaretti, sarà a Lamezia per la presentazione ufficiale di Callipo e l’apertura della campagna elettorale. A lui si è rivolto il presidente uscente quando lo ha invitato a non venire in Calabria «per riproporre un déjà vu, cioè celebrare il rito che da 15 anni si svolge introno a Pippo Callipo», alludendo alle volte in cui il re del tonno è stato impegnato in prima persona nelle elezioni regionali.

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