«Ho stima di Sandro Principe ma la casa dei riformisti costruita all'interno del centrosinistra sembra una Dc scolorita. Non ci sono socialisti in lista e tutto è in mano a Renzi». Lo afferma a proposito delle elezioni regionali in Calabria il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

«Potevano essere una novità facendo un terzo polo oppure candidando un socialista – prosegue – ma si sono consegnati a Italia Viva che non rappresenta in alcun modo quella tradizione».

«Nella mia vita ho collaborato con i socialisti e mi auguro che all'opposizione ci sia un loro rappresentante. Certo, la casa dei riformisti non si presenta come una novità. Attaccano Occhiuto senza motivo – prosegue Antoniozzi – e lo accusano di essere portatore di interessi privati nella sanità quando, invece, sono loro stessi a candidare esponenti di spicco della sanità convenzionata. Non è reato ci mancherebbe ma diventa difficile pensare che soggetti che hanno legittimi interessi in materia si battano per la sanità pubblica».

«Su Principe ho sempre manifestato da avversario la mia stima - aggiunge il deputato – ma forse si è lasciato sfuggire l'occasione di sfruttare un successo ottenuto fuori dai partiti schierandosi alla fine con quelli che volevano la città unica: ovviamente io ero tra i fautori della città unica e ne sono ancora convinto ma ho accettato l'esito del referendum, mentre oggi Sandro di fatto fa una marcia indietro significativa che francamente non ha senso. Avrei capito se avesse sostenuto da socialista, un socialista e non invece esponenti che sono stati in consiglio e nella maggioranza fino a qualche giorno fa».

«All'amico Principe – continua – dico che noi siamo sempre disponibili a sostenere nelle istituzioni la città di Rende: ad esempio sul piano dei trasporti, per il quale confidiamo che non si perdano le risorse disponibili. Ma questa collaborazione doverosa, confermata anche dall'impegno dei nostri consiglieri comunali che fanno un'opposizione costruttiva, non cancella le incoerenze di una lista che non può rappresentare una gloriosa tradizione politica che noi rispettiamo, quella dei socialisti, e di cui non vi è traccia nella casa dei riformisti. La prestigiosa storia personale e politica di Principe imponeva un'apertura a tutte le forze politiche, mentre Renzi e gli amici di Calenda l'hanno di fatto strumentalizzata».

«Noi siamo certi di vincere le elezioni regionali e speriamo di avere un'opposizione in cui siano presenti socialisti, in grado di collaborare sulle grandi questioni. Principe rimane un avversario che stimiamo e rispettiamo – conclude Antoniozzi – ma al quale chiediamo di mostrare il suo prestigio aprendosi oltre le coalizioni. Il centrosinistra diventa un avversario credibile se si mostra socialista non se finisce in mano a Renzi e Calenda».