Numeri preoccupanti

Fondi europei, la Calabria non spende 750 milioni, Tavernise (M5S): «Occhiuto prenda posizione o a fine anno dovremmo restituirli»

Performance deludenti e inferiori al resto d’Italia. A tre mesi dalla chiusura del Por 2014-2020 la regione ha usato solo il 67% dei soldi, mentre la Puglia ha raggiunto addirittura il 104% di spesa

 

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di Redazione
27 settembre 2023
19:20

La Regione Calabria ha speso il 67% di fondi del Por Calabria 2014-2020. Negli ultimi sei mesi dell’anno si sarebbero dovuti investire ancora 747 milioni.

Sono i dati del portale della Commissione europea Cohesion Data, riportati dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Davide Tavernise, che ha presentato una interrogazione al presidente Roberto Occhiuto.


«Nei primi sei mesi del 2023 si sono spesi circa 200 milioni, da qui la preoccupazione - dice Tavernise - perché se il ritmo rimane questo, la Calabria dovrà far tornare indietro a fine anno, quando si chiuderà la programmazione 2014-2020, le risorse comunitarie messe a disposizione ma non utilizzate».

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«Secondo il portale Cohesion Data della Commissione europea al 31 dicembre 2022 la spesa certificata da Bruxelles era pari al 58%. Per la Commissione europea rimanevano da spendere 942 milioni di euro entro il 31 dicembre 2023 - continua il consigliere pentastellato - A giugno, quindi, pur con un dato in crescita di nove punti percentuali rispetto a sei mesi prima, i numeri della Calabria certificati da Bruxelles erano deludenti e inferiori alle altre regioni italiane che si attestano mediamente su un target di spesa intorno all’80 per cento».

La Puglia, come indica Tavernise, ha raggiunto addirittura il 104% di spesa.

Interrogazione al presidente della Regione

«Ho quindi inoltrato una nuova interrogazione al Presidente della Giunta Regionale, dopo quella depositata a inizio anno, a seguito delle preoccupazioni sull’andamento della spesa espresse dalla Corte dei Conti - spiega - per sapere qual è il dato di spesa ad oggi del Por Calabria Fesr Fse 2014-2020 e quali sono le principali attività da realizzare negli ultimi tre mesi del Programma per garantire il completo assorbimento entro la chiusura».

«Non possiamo permetterci di restituire i fondi europei»

La preoccupazione del Movimento 5 Stelle, come spiega il suo capogruppo in Consiglio regionale, è che mancano solo tre mesi e aumenta il rischio di incorrere nel disimpegno automatico delle risorse non utilizzate entro il 31 dicembre 2023. I soldi non spesi, cioè, vanno restituiti.

«Un rischio concreto che una Regione come la Calabria, la più povera d’Europa, non può permettersi, anche perché il governo nazionale sta tagliando ulteriori risorse del Pnrr destinate al Sud. Auspico una presa di posizione forte e decisa del presidente della giunta, Roberto Occhiuto».

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