Fidanza, Nesci e Razza criticano duramente la proposta del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2028–2034: «Nessun compromesso al ribasso». Nel mirino: la contrazione della politica agricola, i tagli alla coesione e il rischio di nuove tasse
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Le misure contenute nel nuovo bilancio pluriennale, se confermate, rappresenterebbero un grave errore di metodo e di merito». Lo hanno dichiarato, in una nota congiunta, gli eurodeputati di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, capodelegazione del partito e coordinatore Ecr in commissione Agricoltura, Ruggero Razza, componente della commissione Bilancio, e Denis Nesci, coordinatore Ecr in commissione Sviluppo regionale, in merito all’imminente presentazione del nuovo QFP 28-34.
«Nel metodo, sbaglia la presidente von der Leyen a forzare la mano, ignorando le posizioni espresse ad ampissima maggioranza in queste settimane dal Parlamento europeo e dal Consiglio – continuano -. Nel merito, ribadiamo la nostra contrarietà alla contrazione e alla nazionalizzazione della politica agricola, alla riduzione della politica di coesione, alla marginalizzazione delle autonomie locali e alla previsione di nuove risorse proprie che si tradurrebbero in nuove tasse su imprese e cittadini».
«Inoltre, la creazione di un fondo unico sottoposto a macro-condizionalità sul modello Pnrr, andrebbe a ledere ulteriormente le scelte sovrane delle singole nazioni», si legge ancora nel comunicato.
Poi gli eurodeputati concludono: «Attendiamo di leggere le proposte ufficiali che verranno presentate domani dalla Commissione ma affermiamo fin d’ora che non siamo disponibili a compromessi al ribasso. Di fronte alle urgenze internazionali e alle nuove priorità, l’Ue deve certamente spendere meglio le proprie risorse ma deve farlo rafforzando la competitività delle proprie imprese e dei propri territori».