La consigliera regionale contesta la scelta di Sacal: «Ignorate le valutazioni di Vigili del Fuoco e Protezione civile. A rischio efficienza operativa, investimenti e ruolo strategico dello scalo lametino»
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«Spostare la base dei Canadair da Lamezia a Crotone è una decisione irresponsabile per di più presa non dai ministeri competenti ma dalla Sacal. Mi chiedo, soprattutto, come sia possibile che una scelta così strategica non sia ponderata tenendo conto di tutte le variabili del caso». Sono interrogativi che si pone Filomena Greco, consigliere regionale di Casa Riformista - Italia Viva condividendo il senso e le parole espresse nell’interrogazione parlamentare a firma dei senatori del suo stesso partito, Silvia Fregolent e Raffaella Paita, che hanno portato la questione all’attenzione dei ministri dell'Interno, delle Infrastrutture e dei trasporti e per la protezione civile e le politiche del mare.
L’interrogazione parlamentare segue una battaglia del nostro partito sul territorio con Guido Cimino, commissario di Italia Viva a Lamezia.
«Il Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco e la Protezione civile – dichiara Filomena Greco - hanno espresso la loro contrarietà. Si tratta, è bene ribadirlo, di uomini e donne che quotidianamente sono impegnati anche sul fronte dello spegnimento degli incendi e la difesa dell’ambiente. Eppure si consente alla SACAL di non tenerne conto e di operare secondo logiche meramente commerciali seppur legittime. Tutti noi calabresi vogliamo che i nostri aeroporti, compreso quello di Lamezia, crescano da ogni punto di vista. Qui, però, è in gioco la credibilità delle istituzioni centrali in un settore che non può subire le azioni di una società partecipata.
Lo scalo pitagorico poi necessita di investimenti per circa 20 milioni di euro in infrastrutture che rendano possibile la presenza dei velivoli antincendio. E qui subentra un altro nodo da sciogliere: quale saranno gli investimenti sull’aeroporto di Crotone? Sarà potenziato oppure l’arrivo della base dei Canadair potrebbe portare una marginalizzazione della importante infrastruttura? Sono domande che chi governa il Paese e la Calabria dovrebbe porsi e in tutta fretta. Un rischio marginalizzazione che si associa alle croniche carenze della Statale 106 e della rete ferroviaria».
Sono 20 anni che i Canadair partono da Lamezia e atterrano da quelle piste. E c’è un altro fattore da non trascurare la presenza dell’unica scuola di alta formazione nazionale per direttori delle operazioni di spegnimento (DOS). E questa scuola è in Calabria proprio per la presenza dei Canadair, formando operatori provenienti da diversi paesi europei.
«Lo scalo lametino si trova al centro della Calabria – afferma la consigliera regionale e coordinatrice di Casa Riformista - Italia Viva in Calabria - e offre una serie di vantaggi legati alla posizione, alla logistica, al sistema dei trasporti. La base è dotata di infrastrutture operative, di manutenzione e di ricovero necessarie per la flotta aerea. Perché cambiare rischiando poi che una delle tre basi presenti in Italia possa essere addirittura portata fuori dalla Calabria».


