L’iniziativa organizzata dall’eurodeputato del Pd Sandro Ruotolo. ZIngaretti: «C’è bisogno di noi». Fragomeni: «Crediamo in un futuro migliore, più giusto e più europeo»
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“Un Sud protagonista per cambiare l’Italia, l’Europa e battere le destre”. È stato questo il titolo della due giorni organizzata dall’Eurodeputato del Pd Sandro Ruotolo e promossa dal Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo che ha animato il dibattito politico nel weekend a Siderno. Presenti alcuni leader nazionali del Pd, tra cui i deputati Nicola Zingaretti, Andrea Orlando, Francesco Boccia, Nicola Irto, Marco Sarracino, esponenti calabresi, dirigenti e amministratori comunali. «Abbiamo affrontato i temi più urgenti e attuali, mettendo il Sud al centro di una nuova visione di sviluppo, giustizia sociale e democrazia - ha espresso il sindaco Fragomeni - Si tratta di un evento che rende Siderno protagonista del dibattito politico nazionale, per chi crede in un futuro migliore, più giusto e più europeo».
Tra i temi affrontati nel corso dei vari panel quello dell’immigrazione. «Ci sono uomini donne, bambini di questo pianeta che non hanno mai conosciuto una pace - ha detto Ruotolo - le barriere non hanno mai funzionato, il mondo si è sempre mosso, le persone viaggiano cercando una vita migliore, le migrazioni non sono un problema, ma sono parte della nostra storia, del nostro presente e saranno parte del nostro futuro. Eppure oggi il Mediterraneo è diventato un enorme cimitero non per caso, ma per scelte politiche disumane. Il Governo Meloni ha trasformato l’Africa in un nemico. Abbiamo bisogno di chi sta nelle case con i nostri anziani, e poi chi prende tre euro l’ora nei campi se non gli immigrati? Quando torneremo al Governo la priorità sarà l’abolizione della legge Bossi-Fini».
Quindi un passaggio anche sul referendum del prossimo giugno e sulla Calabria. «Io non so come considerare del presidente del Senato, la seconda carica dello Stato che ha invitato a non votare. Da oggi all’8 giugno dobbiamo impegnarci tutti per raggiungere per far raggiungere il quorum e per dare una risposta democratica a questa destra che è insopportabile e che sta mettendo in discussione tutti i nostri valori. Inoltre dobbiamo portare a Strasburgo lo scandalo della sanità calabrese, dove c’è un puzzo insopportabile di mafia. Sicuramente la risposta non è il Ponte sullo Stretto».
Ma come si batte la destra? Secondo il senatore Nicola Irto «Serve una grande alleanza di tutti i partiti alternativi, coinvolgendo tutti i soggetti che in questi anni non hanno avuto risposte. Il Governo regionale si è girato dall’altra parte rispetto ai grandi temi da risolvere, uno su tutti quello della sanità. E la manifestazione di Catanzaro rappresenta il segnale di risveglio di una coscienza civile. Regionali? Si sta lavorando, così come stiamo facendo per le comunali, abbiamo vinto in tutti i comuni più importanti della Calabria. Lavoriamo alacremente partendo dai programmi e dai bisogni dei cittadini calabresi».
A chiudere il ciclo di dibattiti è stato Nicola Zingaretti, europarlamentare e capo delegazione Pd al parlamento europeo. «C’è bisogno di noi, c’è bisogno di un partito politico che si organizzi, c’è bisogno di rimboccarsi le maniche, combattere e tornare a vincere perché quello che sta accadendo non è normale. C’è un pensiero nazionalista di destra che comincia a dire e raccogliere voti. Sono una piccola minoranza. Anche in Parlamento quella grande maggioranza politica è stata votata da una minoranza degli elettori e le minoranze in parlamento sono state votate da una maggioranza degli elettori. Io su questo ho combattuto dimettendomi da segretario. Abbiamo perso per tanti motivi le elezioni politiche, ma soprattutto perché loro si sono uniti e noi ci siamo divisi. Non accada mai più, perché noi non è che siamo costretti a tutti costi a fare alleanze, ma a tutti i costi siamo costretti a non avere la puzza sotto il naso».