Ore di trattative possibili sotto il tavolo in attesa del ballottaggio. Il “candidato del popolo” nel facile mirino dei vertici di centrodestra e della Cittadella. Sceglierà la coerenza o la convenienza?
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Con ogni probabilità tra meno di un giro completo delle lancette sapremo se i "quattro scappati di casa" (Talerico dixit) riceveranno ordini per coerenza, o per convenienza. Che ci sta in politica, non è un reato e anzi è persino prassi consolidata dalle nostre parti.
I "quattro scappati di casa" (sempre Talerico dixit) sono da intendersi i Bevilavqua boys, la vera sorpresa di Lamezia. Più che il terzo incomodo un vero e proprio "Rambo" armato fino ai denti con le sue liste (la giovane Raso la più votata di Lamezia) piazzate dal ventre del centrodestra di Lamezia contro la élite locale e regionale. Un voto "storto", contro, troppo (25%) per fare da comparsa ma non abbastanza per far gara da fascia tricolore.
Il "sindaco del popolo" (autocitazione) può attendere ma intanto ora c'è da decidere che fare per domenica 8. Al netto di un elettorato che non è semplice rimotivare alle urne, i candidati in lista o sono dentro o sono già fuori. E al netto di chi comunque deciderà liberamente il "bivio" di Lamezia a semaforo lampeggiante è presto detto: retromarcia e rientro (non "gratuito") dalle parti della regnanza dei partiti e della Cittadella o avanti spediti e vestiti da "Rambo" con nessuno e sostanzialmente contro tutti? Altre vie non se ne contemplano al momento a meno che dalle parti di Doris Lo Moro, la meno attaccata da Bevilacqua rispetto a Murone, qualcuno non avanzi una chiacchierata popolare e civica tutta da disegnare. O immaginare. In via puramente teorica, e non solo teorica, ci sta anche questo in politica dalle parti di Lamezia.
Il "bivio" però è sostanzialmente quello di cui sopra. Bevilacqua ha ed è retaggio del centrodestra lametino. Ma non quello che comanda ora in regione e in Regione, per intenderci. Prevarrà lo stesso seme o la semina per un nuovo centrodestra popolare e di rottura inseguito da "Rambo"? In questo enigma anche intimo si infila e si infilerà tutta la tecnica collaudata del potere. Che va dai partiti ai dipartimenti in Regione.
Niente di cui scandalizzarsi più di tanto. Se ne sono dette di santa ragione, è stato il vero scontro elettorale quello tra le cordate di Murone e di Bevilacqua. Nessuno però al cospetto del potere può stupirsi più di tanto. Si tratta solo di svestire i panni di "Rambo" e indossare quelli della "Pantera rosa" e il gioco è fatto. Semmai resterà il decadente (e a tratti drammatico) speciale di Propaganda Live dedicato alle urne di Lamezia. Il format sarcastico e irriverente de "la 7" ha immortalato per più di 20 minuti candidati e pose estetiche impresentabili di Lamezia. La città oggi come oggi è anche questo. Forse soprattutto questo.