Tanto tuonò che piovve è persino prematura come metafora. Intendiamoci, il "tuono" c'è. La "pioggia" però non è scontata.
Gira che ti rigira arriva l'occhio permaloso e puntiglioso dell'Anac dentro l'appalto degli appalti, quantomeno in termini di "chiacchiere". L'affidamento delle pulizie negli ospedali della provincia di Cosenza, Annunziata esclusa ovviamente. Appalto di 39 milioni più Iva per 4 anni più uno "bonus" più, soprattutto, le inevitabili proroghe senza tempo né limiti che certamente sopraggiungeranno.

L'Autorità nazionale anticorruzione ha chiesto chiarimenti e documenti alla stazione appaltante, l'Asp di Cosenza. C'è chi è pronto a scommettere che una sospensione delle procedure di affidamento (da perfezionare entro agosto) possa essere dietro l'angolo ma è improponibile un azzardo cabalistico in materie così complesse. Anche perché non è dato sapere al momento cosa ha fornito ma anche non fornito l'Asp di Cosenza all'Anac. Resta poi imperscrutabile la genesi alla base dell'ispezione stessa. Procedure anomale? Forzate? Uno o più esposti accurati di aziende concorrenti e perdenti? O magari il mancato ricorso alla piattaforma Consip predisponendo al contrario, da parte dell'Asp, prima una gara ponte in vista dell'adesione alla graduatoria nazionale salvo poi rimangiarsela e procedere spediti verso una gara tutta interna. Con Asp di Cosenza unica stazione appaltante. Chissà.

Certo l'Anac poco o per nulla si sarà fatta influenzare dall'insidioso chiacchiericcio anche mediatico attorno a questo super appalto. Con protagonisti e zero importanti appresso. A cominciare dal vincitore, naturalmente. Il senatore e presidente della Lazio Claudio Lotito. Eletto in Molise ma particolarmente attento e propositivo per la sanità di Calabria (suoi gli emendamenti necessari per la gestione commissariale in capo ad Occhiuto e suo un tentativo parlamentare non riuscito di depenalizzare sostanzialmente i falsi in bilancio post mortem nelle aziende sanitarie).
Lotito vince l'appalto in Rti (Tim Service e Snam Lazio Sud) e lo fa primeggiando soprattutto nella cosiddetta gara economica, più o meno tre quarti dell'intera partita.

Una gara economica con 3 verbali di commissione sistematicamente cambiati dopo l'assegnazione del punteggio, regole post mortem comprese. Competizione che ha persino trovato ospitalità nel rinomato e arcinoto chiacchericcio tutto cosentino, quello che non ci azzecca mai per intendersi. Chiacchiere che sono persino culminate in un fantomatico bigliettino in cui alle aziende concorrenti viene assegnato un punteggio salvo poi mutarlo in sede di verbale.

Nei giorni scorsi nella redazione centrale di LaC è arrivata in forma anonima e per posta una busta contenente una roba del genere. Non vi abbiamo prestato alcun credito, ovviamente. Un falso, una burla, una speculazione industriale di concorrenti? Troppo alto il rischio trappola.