Un gol può essere "Artistico" sia pure realizzato praticamente a porta vuota? Perché no. Tutto può essere. Dipende da chi la mette a segno, la rete. E dalla "stazione appaltante", il rettangolo da gioco. Si può fare.

Il perimetro (a tratti ideale) è quello dell'Asp di Cosenza. La gara è per l'affidamento delle pulizie di tutti gli ospedali della provincia (Annunziata esclusa, altra "partita"...). Si balla per 38 milioni più Iva per 4 anni (più uno) più inevitabili e ben accolte proroghe sine die. Decennali a volte. È sempre andata così del resto.

La Rti Snam Lazio Sud con il senatore di Forza Italia dentro, e presidente della Lazio, è della partita. Eccome se è della partita. Da quando ancora la gara era poco più che scritta sulla sabbia non s'è fatto che parlare di lui, del senatore e collega di banco di Mario Occhiuto. E di pennichelle in Aula, con il "nostro" al microfono. Addormentato in Senato ma con gli occhi bene aperti in "partita" all'Asp di Cosenza, Lotito. Che nelle more è protagonista decisivo degli emendamenti che in forma reiterata hanno blindato il decreto Calabria 1 e 2, pieni poteri al commissario alla sanità e presidente di Regione Roberto Occhiuto.

La "partita" all'Asp si fa subito nervosa e "attenzionata". E piena di burocrazia controversa. Prima una gara "ponte" in attesa della messa in funzione della piattaforma Consip, l'accordo quadro nazionale "consigliato" anche dal Consiglio di Stato (revocati alcuni appalti nel Napoletano che ne avevano fatto a meno). Poi ad un certo punto niente Consip e dritti per la partita con Asp stazione appaltante. Trova voce persino una interrogazione del gruppo di minoranza in consiglio regionale, a proposito della inversione a "u" delle procedure. Con calma, il dipartimento risponde. Non prima di aver chiesto parere alla dirigenza in Cittadella. Che non si sottrae. Per gare con importi e zeri simili si consiglia l'adesione agli accordi quadro che se non nazionali (Consip) possono essere almeno regionali (la Stazione appaltante). Macché. Niente da fare. Via Alimena va avanti per la sua strada. E la sua partita.

Che all'inizio non si mette benissimo per il presidente della Lazio. Per niente. All'apertura delle offerte cosiddette tecniche è poco più che a centroclassifica. Niente zona Champions. Qualche malelingua tipica cosentina giura pure d'aver visto un biglietto scritto a matita e corretto a penna con 58 punti assegnati alla Rti poi diventati 73 nella stesura del verbale ufficiale di gara, punti che consentono a Lotito di balzare saldamente in testa alla classifica. Ma sono solo chiacchiere, tipiche del Crati. Chi conosce l'integrità del dg Graziano non ha dubbi, solo chiacchiere. Lotito è primo, carta canta. Si gioca per lo scudetto. Un successivo verbale con nuovi criteri di gara post mortem lima persino le posizioni (in meglio) e notifica le ditte escluse. Si viaggia ormai a gonfie vele verso lo "scudetto". Manca solo l'ultimo gol, ormai a porta vuota. È oggi il gran giorno dell'apertura delle offerte economiche, poco più che una formalità giura chi se ne intende. Il più è fatto, le polemiche stanno a zero anche se il tutto potrebbe finire a breve in una interrogazione parlamentare. Chiacchiere anche qui. Quando si vince si vince. Il gol "Artistico" (per assonanza, calciatore della Lazio prestato al Cosenza) di Lotito chiude la partita. Chi si ostina ancora a considerare il calcio solo un gioco non ha capito niente della vita...