Congresso dem

Il Pd proclama Elly Schlein segretaria del partito: «Basta capibastone e cacicchi»

È in corso a Roma la riunione dei delegati dem chiamati a varare il nuovo corso dopo l’esito delle Primarie. Letta: «Non bastava eleggere un nuovo leader, serviva un nuovo Partito democratico, ed è quello che abbiamo fatto»

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di Redazione
12 marzo 2023
12:50
Elly Schlein tra Letta e Bonaccini
Elly Schlein tra Letta e Bonaccini

È il giorno della consacrazione politica definitiva, della ratifica formale del suo mandato. L'assemblea del Pd, riunita al centro Congressi La Nuvola di Roma, ha proclamato Elly Schlein nuova segretaria del Pd, momento che è stato accolto con un'ovazione in sala da parte dei partecipanti. Big del partito e delegati regionali affollano il centro congressi. Fra i primi ad arrivare proprio Stefano Bonaccini, Dario Franceschini, Debora Serracchiani e il segretario uscente Enrico Letta, che il 14 marzo 2021 fu eletto al vertice del Pd nell'assemblea nazionale nella sede di largo del Nazareno.

Due mesi fa l'assemblea costituente si è svolta all'Auditorium Antonianum, un ambiente ben più ristretto della Nuvola, dove sono attesi 705 delegati in presenza (altri 221 seguiranno in collegamento), oltre a 417 invitati e 150 giornalisti accreditati. Nei saloni dominano i colori verde, bianco e rosso su cartelloni e totem digitali, in cui si rilancia il titolo dell'evento. Visibilmente emozionata, Schlein ha abbracciato subito Stefano Bonaccini, con cui si è contesa il ruolo alle primarie, e poi il suo predecessore Enrico Letta.


L'applauso è durato oltre tre minuti, accompagnando anche la nuova segretaria mentre saliva sul palco per prendere la parola. «Care tutte e cari tutti, grazie. Il primo ringraziamento va a chi si è impegnato per farci solere questo straordinario esercizio di democrazia, che unico partito in Italia svolgiamo, il congresso, le primarie», ha detto Schlein. «Un ringraziamento a tutti coloro che sono andati a votare, più di un milione. Ce l'abbiamo fatta. Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari. Su questo dovremo lavorare tanto insieme, ne va della credibilità del Pd, su cui non sono disposta a cedere di un millimetro», ha detto la neo segretaria del Pd.

Chi aveva scommesso sulla fine del Pd «ha perso la scommessa a scommettere contro il Pd, siamo ancora qui, più forti e uniti, e stiamo arrivando. Sarà questa per noi un nuova primavera», ha detto Schlein. «Bisogna avere cura della relazione umana ancor prima di quella politica. Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne che ci sottraggono energie preziose, per costruire invece un'alternativa alle destre che governano questo Paese», ha aggiunto Schlein. «Dobbiamo cercare di dialogare con le altre forze di opposizione, ci sono terreni comuni, abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme, dobbiamo partire da qui». «Dobbiamo vestire questo nuovo Pd di slancio e curiosità. Il primo incontro l'ho fatto con i segretari regionali e dei territori, perché c'era il segnale che ci fossero persone che si volevano iscrivere. Abbiamo riaperto le iscrizioni, sono più di 10 mila in una settimana, è un segnale di vitalità importate, continuiamo così», ha concluso Schlein. «Stiamo risvegliando una speranza, non dobbiamo deludere l'aspettativa di questa straordinaria partecipazione».

«Una delle cose che il nostro popolo ti ha chiesto è di guidarci, portarci avanti uniti – ha affermato l'ex segretario del Pd, Enrico Letta -. Soprattutto, la comunità dei democratici e delle democratiche ti ha chiesto di fare le scelte che devi fare, senza andare a negoziare e trattare con nessuna corrente, con chi ti dice cosa devi fare. La forza dell'investitura e della legittimazione che hai, usala fino in fondo. Non c'era bisogno di un nuovo segretario o nuova segretaria, non sarebbe stata sufficiente, anche con una persona straordinaria come Schlein, ma serviva un nuovo Pd, e questo abbiamo fatto. Servono le basi non per fare cento metri, ma la maratona, perché alle prossime politiche il Paese cambi profondamente».

Un minuto di silenzio è stato osservato dall'assemblea Pd in ricordo "di tre persone che hanno lasciato un vuoto", ha detto la deputata Pd Silvia Roggiani, Presidente della Commissione nazionale per il Congresso. La prima è il senatore Bruno Astorre, poi Daniele Lucera, lo scrutatore che si è spento durante le operazioni di scrutinio ai seggi, ed Enrico Gandolfi, consigliere del XIII municipio.

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