«Mi candido per rappresentare la voce dei calabresi ignorata dai partiti figliocci della sanità privata e dei falsi eroi dell'antimafia con il seggio parlamentare assicurato». Così Francesco Toscano, candidato alla Presidenza della Regione Calabria per Democrazia Sovrana e Popolare, movimento sovranista di cui è presidente ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto ad accettare la sfida delle prossime Regionali.

«Tanti amici, con animo sincero, provano a mettermi in guardia reputandomi bonariamente un "ingenuo" – ha spiegato Toscano –. In Calabria, così mi dicono, il voto è controllato secondo logiche di appartenenza che c'entrano poco con le idee e molto con la gestione di interessi, più o meno legittimi. Ringrazio questi amici ma non sono riusciti a scalfire per niente il nostro entusiasmo».

«Su una cosa hanno ragione – continua Toscano –. Non abbiamo in lista capi della sanità privata, figure di collegamento fra mondi distanti o professionisti che alternano coppola e grembiulino. Non abbiamo in lista nemmeno i finti eroi dell'antimafia, giudici o prefetti. con il posto in Parlamento o hanno fatto brillanti carriere proprio per aver solo fatto finta di indagare e a volte proprio depistato la ricerca dei mandanti "occulti" delle stragi del ’92-’93. Abbiamo il desiderio di parlare al cuore e alla testa di una cittadinanza che deve tornare ad esercitare una piena sovranità popolare. E per farlo deve uscire dalla logica del bisogno e del ricatto. Democrazia Sovrana e Popolare esiste per liberare finalmente la Calabria, per consentire al popolo di decidere sul serio il suo futuro, senza appaltarlo più a destre e sinistre vassalle dei soliti padroni».