L’assessore regionale risponde al gruppo dem: «Si offre un quadro distorto della situazione roghi». Parole di elogio nei riguardi del sistema di monitoraggio e intervento: «Un'infrastruttura moderna ed efficace, che garantisce un controllo capillare del territorio e consente interventi tempestivi»
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L'assessore Gallo e sullo sfondo un'immagine di repertorio da pixabay
«Suscita sconcerto leggere le dichiarazioni del gruppo Pd, che offre un quadro distorto della situazione incendi in Calabria, citando numeri in modo fuorviante e operando paragoni privi di fondamento oggettivo». Lo afferma in una nota Gianluca Gallo, assessore alla Forestazione della Regione Calabria a seguito delle dichiarazioni del gruppo dem in merito alla situazione roghi in Calabria.
Gli incendi nei giorni scorsi
«È vero che negli ultimi giorni si sono registrati incendi, ma – ribadisce Gallo – è bene precisare che si tratta di eventi di natura molto diversa: dalla combustione di sterpaglie sul bordo strada a piccoli roghi di vegetazione, fino a un numero limitato - fortunatamente - di incendi che hanno realmente interessato aree boscate. Non è corretto, né serio, accomunare tutti questi fenomeni come se si trattasse unicamente di incendi boschivi estesi. Consultando i dati ufficiali sulle statistiche nazionali - gli stessi a cui il gruppo Pd potrebbe agevolmente accedere - emerge chiaramente come, proprio negli ultimi giorni, la Calabria sia tra le regioni italiane che hanno registrato il minor numero di incendi significativi, con meno del 50% degli eventi riscontrati in Regioni come Puglia, Campania, Lazio e Sicilia».
I dati
L’assessore tiene a precisare: «Anche la flotta aerea statale sabato scorso è stata impiegata esclusivamente in supporto a quelle regioni, mentre solo domenica la Calabria ha richiesto un limitato impiego di mezzi statali. Questo dato è indicativo: dimostra che, pur in un contesto di criticità diffusa a livello nazionale, gli incendi registrati in Calabria non hanno avuto - nella stragrande maggioranza dei casi - estensioni rilevanti né richiesto un massiccio impiego di risorse.
In Calabria, secondo i dati delle sale operative regionali, si sono registrati meno di 20 incendi al giorno e solo 4-5 di questi hanno realmente interessato aree boscate.
Gli altri sono stati circoscritti a fenomeni minori, come la combustione di vegetazione erbacea o inneschi su bordi strada. Il sistema di coordinamento regionale ha funzionato, garantendo una risposta efficace con i mezzi disponibili».
Gallo aggiunge: «Va anche ricordato che la normativa regionale - e in particolare la legge regionale n. 51 del 2017 - definisce con chiarezza chi deve fare cosa e quando in materia di prevenzione e gestione del rischio incendi. Una legge che il Partito democratico dovrebbe conoscere bene, essendo stata proposta proprio da un consigliere del Pd e approvata durante una legislatura guidata da un’amministrazione di centrosinistra. La stessa legge prevede anche che i Comuni possano attivare poteri sostitutivi, laddove necessario, e mettere in campo azioni di vigilanza e contrasto. Si tende inoltre a banalizzare l’organizzazione del sistema di risposta agli incendi boschivi, quando invece negli ultimi anni questo è stato significativamente rafforzato».
Controllo e intervento
Ad oggi, «sono già state sottoscritte convenzioni con decine di associazioni di volontariato, che mettono a sistema oltre 800 volontari, numero destinato a crescere vista la grande partecipazione registrata quest’anno.
È stata altresì siglata una convenzione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che potenzia il dispositivo regionale nelle dieci settimane più critiche, da inizio luglio a fine agosto.
A ciò si aggiungono le squadre regionali di Calabria Verde, circa 60, distribuite su tutto il territorio e dotate di mezzi con riserva idrica per l’estinzione degli incendi.
Il sistema si avvale, inoltre, di una rete di monitoraggio a terra, che dal 2024 è stata estesa ad altri enti strumentali e sovraregionali, con il supporto delle nuove tecnologie: droni, piattaforme digitali, bollettini predittivi e sistemi di allerta.
Un'infrastruttura moderna ed efficace, che garantisce un controllo capillare del territorio e consente interventi tempestivi».
Il monitoraggio coi droni
Infine, «è paradossale che si citi come elemento negativo il dato che colloca la Calabria tra le prime regioni italiane per numero di illeciti segnalati in tema di incendi boschivi. Questo dato, al contrario, testimonia l’efficacia del sistema di monitoraggio con i droni - diventato un modello a livello nazionale e internazionale - introdotto dal presidente Roberto Occhiuto, che nel solo 2024 ha consentito di segnalare ben 394 presunti illeciti.
Un risultato importante, che dimostra l’impegno nel presidio del territorio e il supporto concreto fornito alle forze dell’ordine per individuare e perseguire i responsabili.
Invece di alimentare polemiche sterili o tentare una lettura distruttiva dell’attività in corso, sarebbe più utile e responsabile contribuire con un impegno concreto.
Perché – conclude Gallo - la lotta agli incendi non si vince con le parole, ma con la collaborazione. Solo con l’aiuto di tutti - istituzioni, cittadini, enti e volontari - si possono davvero limitare gli effetti degli incendi e proteggere il nostro patrimonio naturale».