Dalla Cattedrale al Parco Scolacium: il titolare della Cultura sottolinea il ruolo della regione nella storia italiana. «Questa terra è cuore dell’identità nazionale, il Mic farà la sua parte»
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È iniziata dal cantiere della Cattedrale di Catanzaro, oggetto di un'importante intervento di restauro finanziato dal ministero della Cultura e dalla Regione Calabria per un ammontare di 9 milioni di euro, la visita in Calabria del ministro della Cultura Alessandro Giuli.
«Durante la visita al cantiere della Cattedrale ho visto un grande lavoro che riunisce ricerca, restauro con una comunità che si stringe intorno a quest'anima di Catanzaro e la presenza costante di tutte le istituzioni, a cominciare del Ministero della Cultura. Il progetto di restauro va avanti secondo i tempi prestabiliti e in un modo entusiasmante oltre che scientificamente e culturalmente avveniristico perché il progetto è fatto molto bene, è un progetto dedicato e non intrusivo e restituisce un pezzo di storia e di identità a Catanzaro e alla sua splendida comunità», ha osservato Giuli.
L'esponente del governo Meloni ha raggiunto il capoluogo, accompagnato dalla sottosegretaria di Stato Wanda Ferro, ed è stato accolto dall'arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Claudio Maniago, il quale ha inteso rivolgere un ringraziamento al Ministero della Cultura «per quello che è stato fatto, che si fa e mi auguro si farà insieme a lei e a tutte le persone coinvolte in questo intervento, dai rappresentanti del governo, ai tecnici, fino all’ultimo muratore che sta lavorando con una passione e un'attenzione che mi fa ben sperare. Di questo Duomo, Catanzaro, la Calabria e il Sud, hanno bisogno», ha concluso Maniago.
«Il Mic fa sempre la sua parte – ha risposto Giuli – chi è al governo ha deciso di intervenire anche grazie all’impegno di chi conosce bene Catanzaro e ne ha amministrato la cultura e mi riferisco al sottosegretario Ferro. C’è un rapporto diretto e squisito con la città di Catanzaro già da prima che ci fossi io».
«È l'amore che mi muove verso la Calabria a motivare la mia visita qui», ha aggiunto il ministro soffermandosi con i giornalisti. «Non è la prima volta che vengo in Calabria ma è la prima volta che ci vengo da ministro, e quella di oggi vuole essere il segno della presenza del Ministero della Cultura in una terra fondamentale nella cultura, nella storia e nell'identità italiana. Sappiamo tutti quanto dall'antichità la Calabria ha rappresentato sin dal nome d'Italia, perché voi sapete che il nome Italia viene da Italo e noi qui siamo nella città e nella terra di Italo, capite bene quanto è importante nella definizione della nostra identità».
La visita dell'esponete del governo Meloni è proseguita al Teatro Politeama e successivamente, al Parco della Biodiversità Mediterranea recentemente intitolato a Michele Traversa ed al Parco Scolacium di Roccelletta di Borgia.