Commissioni consiliari bloccate, consiglio comunale idem. I disaccordi interni al Pd di Lamezia Terme, già vividi prima delle elezioni comunali, oggi stanno condizionando la macchina amministrativa della città. Tutto sarebbe racchiuso nella decisione dell’ex candidata a sindaco, oggi consigliera d’opposizione, Doris Lo Moro, a entrare in consiglio all’interno del gruppo del Pd.

Lo Moro ha incontrato il “niet” del capogruppo dei democrat nell’assise comunale, Fabrizio Muraca, e della vicecapogruppo Lidia Vescio. Il perché di questo stallo che sta paralizzando il Consiglio è presto spiegato ma è necessario fare qualche passo indietro.

Subito dopo le amministrative, è cosa ormai nota, gli scontri interni al Partito democratico cittadino non sono mancati. Lo Moro non ha votato né al congresso cittadino, né a quello provinciale. Per quanto riguarda il congresso provinciale ha affermato che non avrebbe partecipato perché «diciamo no ad accordi preconfezionati con il partito degli eletti e delle tessere» e non risparmiando neanche il segretario regionale Nicola Irto: «Il segretario regionale finge di non sapere di accordicchi o lo sa ma è peggio». Tra l’altro nel corso di due incontri del centrosinistra sono volati stracci e i toni non sono stati leggeri, tanto da essere sentiti anche lungo i corridoi del Comune. A queste premesse si aggiunge il fatto che, secondo i conteggi dell’ufficio elettorale del Tribunale, il seggio della Lo Moro rientra nel gruppo “Vivere Bene” insieme a Bernadette Serratore.

Così lo scorso otto luglio è stato costituito il gruppo consiliare del Pd con i nomi di Fabrizio Muraca, Lidia Vescio e Gennarino Masi. Il nove luglio Doris Lo Moro ha presentato alla presidente del consiglio Comunale, Maria Grandinetti, l’adesione al gruppo Pd. Grandinetti ha inoltrato l’adesione al capogruppo democrat Fabrizio Muraca il quale si è riservato sulla decisione (anche se in realtà la risposta è un bel no). Con questo stallo in corso la presidente del consiglio Comunale ha proposto a Lo Moro di entrare nel gruppo misto. Apriti cielo, niente da fare. Secondo Lo Moro il suo posto è col Pd, partito col quale ha rinnovato, dopo qualche tempo, la tessera nell’aprile scorso. II risultato finale è che le commissioni consiliari, che avrebbero dovuto essere formate ieri, sono bloccate così come tutto il resto, in attesa che l’impasse (e gli strappi interni al Pd) si sblocchino. Ma Nicola Irto lo sa? C’è chi giura di sì. Ma al momento dal segretario regionale nulla è pervenuto.