I dem entrano in crisi aperta prima del congresso: la candidata a sindaco denuncia un patto tra correnti per il ticket Gallello-Vescio e accusa il segretario regionale: «Vogliamo tutelare i voti, non cederli a un partito delle tessere»
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La resa dei conti interna la Pd della provincia di Catanzaro, sopita durante la campagna elettorale di Lamezia Terme, è esplosa in tutte le sue contraddizioni in vista della fase congressuale che attende il partito. Al momento, infatti, i candidati ufficiali alla segreteria provinciale sono il sindaco di Gasperina, Gregorio Gallello (espressione dell'area Riformista) e l'ex consigliere regionale Francesco Pitaro (indipendente). In particolare, la candidatura di Gallello ha fatto infuriare Doris Lo Moro che questa mattina ha indetto una conferenza stampa per annunciare che «non parteciperemo al voto per eleggere il nuovo segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro perché tutto è stato già deciso dai consiglieri regionali Alecci e Bruni».
Lo Moro: «Non prendo accordi personali, rappresento 12mila persone»
In effetti, il nome di Gallello è scaturito dall'accordo tra l'area progressista rappresentata a queste latitudini da Jasmine Cristallo e Amalia Bruni e l'area Riformista rappresentata dal consigliere regionale di Soverato Ernesto Alecci. «Io non prendo accordi personali con nessuno - ha aggiunto Lo Moro - e non mi siedo con la Bruni o con Alecci per decidere. Io oggi parlo a nome della lista del Pd e dei candidati; noi vogliamo tutelare i 12mila voti a sindaco e i 4755 del Pd, primo partito in città». Tuttavia per prevalere al congresso servono le tessere e l'accordo su Gallello sembra non lasciare spazio alle aspirazioni di altri. Tant'è che il segretario uscente Domenico Giampà si è tirato fuori dalla contesa non senza polemiche nei confronti di presunti dossieraggi e insinuazioni che avrebbero investito la sua figura.
Lo Moro contro Irto: «Pd calabrese inadeguato»
Ma la candidata del centrosinistra, sconfitta al ballottaggio da Mario Murone, si è scagliata anche contro il segretario regionale Nicola Irto, aprendo un fronte interno rispetto all'unitarietà che ha portato il senatore reggino alla riconferma. «Il Pd calabrese si conferma inadeguato - dice Lo Moro -. Il segretario regionale finge di non sapere di accordicchi o lo sa ma è peggio. Non partecipiamo perché non vogliamo il partito degli eletti né il partito delle tessere».
«Ci è stato comunicato - ha proseguito la Lo Moro - un accordo già precostituito e che c'era già il candidato, ma su questo abbiamo avuto da ridire. Perché non è possibile che gli eletti, a tutti i livelli, al Consiglio regionale o al Parlamento, debbano decidere chi candidare a loro piacimento».
L’accordo nel Pd di Catanzaro per il ticket Gallello-Vescio
In realtà l'accordo Alecci-Cristallo prevede una sorta di ticket Gallello - Lidia Vescio (la candidata più votata del Pd alle comunali, in caso di vittoria della mozione rivestirebbe il ruolo di vice segretaria vicaria) e soprattutto contempla che la scelta del segretario cittadino di Lamezia Terme ricada a favore dell'area Schlein. Il nome individuato sarebbe quello di Vittorio Paola, già vicepresidente della Provincia di Catanzaro.