«La Giunta è pronta e le trattative sono terminate già da tempo, sarà presentata subito dopo il primo Consiglio comunale». Così il neo sindaco di Lamezia. Al quale però non deve essere chiaro quali siano gli adempimenti del dopo elezioni. La norma prevede che nella prima seduta del consiglio comunale si procede così:
* Esame condizione degli eletti
* Giuramento del sindaco
* Comunicazione della composizione della Giunta nominata dal sindaco
* Elezione presidente del Consiglio e del vice presidente
* Elezione tra i propri componenti della Commissione elettorale comunale


Quindi quando il sindaco dice che “la giunta sarà presentata subito dopo il primo Consiglio comunale” nasconde la verità: la giunta non è affatto pronta. Tanto che anche nelle ultime ore si sono susseguiti incontri, telefonate, verifiche, condizioni e… qualche parola di troppo. Che significa alcune cose: che al sindaco la situazione deve essere sfuggita di mano; che gli impegni presi devono essere rispettati; che i partiti minacciano conseguenze.
E per la scelta del presidente del consiglio comunale ancora non ci siamo, tanto che il sindaco afferma: “Anche sulla presidenza del Consiglio siamo in dirittura d’arrivo”. Che non significa affatto che si sia giunti ad un accordo.


Ma quindi il nome di Giampaolo Bevilacqua non è più scontato? C’era o non c’era un accordo al ballottaggio? E Forza Italia cosa ne pensa? E il vice sindaco sarà o no Emanuele Ionà.
Quante domande. Quanti dubbi. Non è difficile immaginare che il sindaco Mario Murone parta male. Fra gli alleati c’è chi sussurra: “è senza esperienza, così non va bene”!


Murone ha già fatto un grave errore, che lo condizionerà per tutta la durata della legislatura: non ha saputo imporsi subito. Non è riuscito a far valere le prerogative che la legge riserva al sindaco. Ed ora è più debole. E presto scoprirà che questa sua debolezza lo renderà vulnerabile e politicamente ricattabile per ogni scelta che dovrà fare. Sarà molto dura governare così una città complessa come Lamezia, che avrebbe assoluto bisogno di decisionismo, chiarezza nelle scelte, rapidità nella realizzazione dei programmi.
E da tutto questo siamo lontani anni luce.


È passato troppo tempo dalle elezioni, e Lamezia è ancora senza amministrazione, il sindaco è impegnato a trattare fino al giorno del primo consiglio comunale dell’8 luglio. Tutti vogliono contare e vogliono incassare le cambiali che hanno in mano. Ognuno guarda quello che si dà all’altro. E Murone non riesce a dettare l’agenda e nemmeno i tempi. Lamezia Terme è già stanca di aspettare, ed è delusa dalle estenuanti mediazioni, dalle lunghe riunioni notturne, dai veti e controveti.