Una uscita un po’ sopra le righe. O fuori dal seminato.
Strategia comunicativa pianificata, ultimo assalto al fuoco amico o panico da sconfitta preventiva?
Lamezia Terme, poche ora dal voto. Previsioni impossibili, un terno al lotto offre più garanzie. Una cosa è mediaticamente certa. Il "sonno" del centrodestra è agitato dalla corsa non controllabile e imprevedibile del civico Giampaolo Bevolacqua. Qualcuno è pronto a giurare che potrebbe finire lui a vedersela con Doris Lo Moro allo spareggio mentre più d'uno sottolinea questa evenienza come sonora batosta per lo schema del centrodestra regionale.
Se è cosi si spiega in qualche modo l'adrenalina e i decibel accentuati del consigliere regionale di Forza Italia Talerico. Che nel corso di un incontro elettorale, a proposito della corsa di Bevilacqua, ha detto che «dove devono andare questi 4 scappati di casa?».

La replica, manco a dirlo, non va oltre l'intero giro delle lancette...
«Saremmo noi gli scappati di casa - si legge in una nota del comitato elettorale di Bevilacqua - oppure i catanzaresi e reggini del centrodestra che sostengono Murone? Già, perché i lametini sono con noi, da quella parte devono arrivare rinforzi da altre città che certo non possono venire a dare lezioni qui. Le dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale, Antonello Talerico, durante una manifestazione elettorale del centrodestra a Lamezia Terme, sono di una gravità inaccettabile ed ingiustificabile. Definire i candidati della coalizione avversaria “quattro scappati di casa” non è solo un insulto gratuito, ma una caduta di stile che offende l’intelligenza dei cittadini e squalifica chi le ha pronunciate e l’intero schieramento politico che rappresenta.
Consigliere Talerico, è preoccupante che un rappresentante istituzionale si abbassi a un linguaggio così volgare e sprezzante, dimostrando totale mancanza di rispetto per il confronto democratico e per gli avversari politici.
Consigliere Talerico, dovrebbe sapere che si ricorre all’offesa dell’avversario quando mancano argomenti e contenuti, per nascondere l’imbarazzante vuoto politico oppure quando si è presa coscienza dell’imminente (e cocente) sconfitta. Consigliere Talerico, la nostra coalizione civica è composta da giovani uomini e donne, padri e madri di famiglia, professionisti, imprenditori, lavoratori, che hanno deciso di metterci la faccia con dignità e coraggio. Non siamo “scappati di casa”, ma cittadini liberi e pensanti che non hanno mai chiesto il permesso a nessun padrino o sponsor politico per servire la propria comunità. Consigliere Talerico, Lamezia Terme non ha bisogno di chi, facendosi vivo solo in campagna elettorale, semina odio, sproloquiando verso una platea asservita e soggiogata ma di chi, vivendo 365 giorni all’anno e quotidianamente la città ed i propri concittadini, propone, costruisce e si assume responsabilità. Consigliere Talerico, se questo è il tono della campagna elettorale del centrodestra, allora è evidente il timore che la nostra proposta civica sta parlando alla città più di quanto non riescono a fare le parate in stile hollywoodiano della coalizione da lei “sponsorizzata”. Consigliere Talerico, noi andiamo avanti, forti del consenso pulito e spontaneo che cresce ogni giorno e certi che i lametini sapranno distinguere tra chi si sporca le mani per cambiare le cose e chi, non sapendo fare altrettanto, sporca il dibattito pubblico. Consigliere Talerico, stia sereno …. non siamo né quattro, né scappati di casa e Lamezia dimostrerà di saperlo con il voto del 25 e 26 maggio. La verità è che ci temete e non poco - concludono -. Altrimenti poco si spiegherebbe il pressing asfissiante giocato da tutto il centrodestra regionale e locale per non far candidare Bevilacqua. Ma stiamo arrivando...».