Lamezia, Speranza: «Il Comune non può sfrattare l’Unione ciechi»

L’ex sindaco interviene sulla vicenda dell'allontanamento da un appartamento confiscato alla mafia del sodalizio

di Tiziana Bagnato
14 dicembre 2018
13:13
L’ex sindaco Gianni Speranza
L’ex sindaco Gianni Speranza

«Il Comune, la casa di tutti i cittadini, non può sfrattare organizzazioni che offrono servizi indispensabili a persone in difficoltà e alle loro famiglie». Così l’ex sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza dal suo profilo facebook prende posizione in merito allo sfratto ricevuto dall’Unione Ciechi e Ipovedenti e dall’Ente nazionale sordi dall’appartamento confiscato alla mafia in cui svolgevano le loro attività da tredici anni.

 


«Oggi ci sarà l’incontro con i commissari straordinari e mi auguro, senza alcuna polemica – afferma Speranza - si arrivi a una soluzione di buon senso. Se ci sono questioni burocratiche e formali, si superino e si arrivi a una soluzione positiva. Anche eventualmente assegnando una nuova sede».L’associazione denuncia di avere ricevuto una pec in cui veniva invitata a lasciare i locali per motivi istituzionali, senza altre precisazioni o spiegazioni. L’Unione si sarebbe poi impegnata a contattare via Perugini con Pec e personalmente senza ricevere però alcuna risposta. Alla base della decisione del Comune, secondo quanto dichiarato dalla dirigente Alessandra Belvedere, ci sarebbero anni di utenze non pagate e un contratto mai rinnovato.

 

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Giornalista
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