Il sindaco di Riace Mimmo Lucano ha invitato il regista Wim Wenders a partecipare alla seduta del Parlamento Europeo a Bruxelles in programma il prossimo 19 novembre in cui l’europarlamentare discuterà «all’Europa l’esperienza luminosa di autogoverno democratico e di accoglienza per i profughi, i rifugiati politici in fuga dalle guerre e dalle oppressioni». Lo ha fatto scrivendo di proprio pugno una lettera-appello rivolta proprio allo sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco.

«Mi permetto di contattarti per condividere una storia che merita di essere raccontata e che potrebbe trovare una voce straordinaria attraverso te - si legge nella missiva - Riace ha saputo sfidare le narrazioni prevalenti sulla migrazione, costruendo un modello di integrazione e apertura umanitaria che resiste alle pressioni di un contesto politico spesso caratterizzato da una gestione securitaria della crisi migratoria.

Tu - prosegue Lucano - hai contribuito a dare voce a questa storia, rendendo ancora più urgente il bisogno di preservare e diffondere il messaggio di Riace come modello alternativo di cittadinanza globale e di giustizia sociale, sfidando le facili narrazioni che spesso caratterizzano il dramma delle migrazioni dei lagher, delle deportazioni delle baraccopoli, dei fili spinati. L’epos antico e moderno di una umanità in cammino verso un sogno di liberazione».

Lucano sostiene che la sua straordinaria sensibilità artistica ed il suo impegno per raccontare storie di rilevanza sociale «possano dare vita a un progetto che non solo documenti l’evoluzione della realtà di Riace, dai tempi fondanti de "Il volo”, ma che stimoli una riflessione profonda ed attuale sul significato di accoglienza, solidarietà e convivenza globale».

Quindi l’appello finale: «Se puoi, Wim, vieni il 19 novembre a Bruxelles la tua voce sarebbe una eco mondiale. Ho aspettato senza perdere mai la speranza di poterti incontrare. “Il sole spuntò quando andai via da Riace, quel paesino si era guadagnato un posto nel mio cuore” furono le tue parole. Anche tu ti sei guadagnato un posto nel nostro cuore».