Il «linciaggio» nei confronti della professoressa reggina per il suo post su un’ex esponente delle Br ha spinto il sindaco di Riace ed europarlamentare a scendere in campo: «Hanno provato a chiuderle la bocca, è vergognoso»
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«Ho deciso, mi candido». Mimmo Lucano rompe gli indugi e decide di scendere in campo in vista delle elezioni regionali in Calabria, il 5 e 6 ottobre prossimi. Il sindaco di Riace si candiderà con Alleanza Verdi e Sinistra, sotto le cui insegne è approdato all’Europarlamento. Lo ha ufficializzato lui stesso, parlando con Il Manifesto: «Ho deciso dopo aver assistito al linciaggio a cui è stata sottoposta Donatella Di Cesare, hanno provato a chiuderle la bocca».
La professoressa originaria di Siderno, anche lei candidata nella lista di Avs a sostegno di Pasquale Tridico, è stata fortemente criticata nei giorni scorsi dal centrodestra per un suo post del 2024 dedicato alla scomparsa di Barbara Balzerani, ex esponente delle Brigate rosse. «Una cosa vergognosa – dice Lucano – hanno tirato fuori i fantasmi della lotta armata per un post scritto e poi rimosso. Ma che c’entra la storia di Di Cesare, la storia nostra, con la lotta armata? Nulla».
Una candidatura, quella di Lucano, dalla quale il cosiddetto campo largo del centrosinistra si aspetta una certa spinta: nel 2024 con oltre 76mila preferenze il sindaco di Riace è stato il candidato più votato al Sud nella coalizione di Alleanza Verdi Sinistra.