Dopo l’attacco incendiario negli uffici comunali, il primo cittadino indirizza una missiva al ministro dell’Interno e annuncia un Consiglio comunale aperto: «Serve un intervento deciso per tutelare istituzioni e cittadini. Noi non arretreremo nella difesa della legalità»
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Un ordigno incendiario lanciato negli uffici comunali, il panico tra i dipendenti e un clima d’odio che da mesi serpeggia sui social e nelle strade della città. È quanto accaduto ieri a Gioia Tauro, dove un uomo, a volto scoperto, si è introdotto nella sede municipale durante l’orario di lavoro e ha dato fuoco a materiale infiammabile, provocando un principio d’incendio.
Solo l’intervento tempestivo di un impiegato comunale, che ha afferrato un estintore riuscendo a domare le fiamme, ha evitato quello che il sindaco non esita a definire «una possibile strage».
Il primo cittadino, con una lettera indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha espresso «estrema preoccupazione» per l’accaduto e per «il crescente clima di istigazione all’odio nei confronti delle Istituzioni», alimentato – denuncia – da «un gruppo di soggetti che, anche ieri, non hanno esitato a gioire pubblicamente per l’attacco al Comune definendolo una “bella notizia”».
Il sindaco ricorda come negli ultimi mesi siano state presentate numerose denunce, che hanno già portato le Forze dell’Ordine ad adottare vari provvedimenti. «Alle donne e agli uomini che ci proteggono va la mia sincera gratitudine e la mia incondizionata stima», afferma.
Ma l’allarme è più ampio e riguarda l’intero territorio. «È evidente – scrive al Ministro – che il clima di ostilità verso l’istituzione comunale è divenuto intollerabile, soprattutto in una realtà come Gioia Tauro, segnata da una storia tristemente nota di criminalità organizzata che non può essere sottovalutata».
L’amministrazione rivendica «determinazione e coraggio» nel contrastare ogni forma di illegalità: «Abbiamo lavorato per ristabilire rapporti corretti tra cittadini e istituzioni e per dimostrare che anche in Calabria è possibile un cambiamento vero, non solo propagandistico».
Dopo l’ennesimo episodio di violenza, il Comune annuncia la convocazione di un Consiglio comunale aperto, al quale saranno invitati rappresentanti istituzionali, associazioni e realtà civiche del territorio.
Il Sindaco ringrazia inoltre i colleghi della Piana, le Forze dell’Ordine – che in poche ore hanno individuato il responsabile – e tutti coloro che hanno espresso solidarietà. Ma non tace la preoccupazione per «qualche soggetto, già segnalato e altri che verranno segnalati alle Autorità, che sui social ha espresso soddisfazione per l’atto e ha istigato ad altre violenze».
E conclude con parole nette: «La violenza non ha mai giustificazioni. Non mi farò intimidire da niente e da nessuno nel percorso virtuoso che abbiamo intrapreso. Gioia Tauro sta cambiando. Se ne facciano tutti una ragione».



