Verso il voto

Corigliano Rossano, i cinquestelle calabresi lanciano la corsa di Pasquale Tridico alle Europee

L’ex presidente dell’Inps in un incontro pubblico con i vertici locali e i parlamentari del Movimento. «Le grandi priorità in Calabria sono lavoro, infrastrutture e sanità, su queste bisogna impegnarsi. L’Autonomia differenziata accresce il divario»

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di Matteo Lauria
23 febbraio 2024
14:52

Il Movimento 5 Stelle ha dato vita a un momento importante per il suo cammino di avvicinamento alle elezioni europee di giugno, presentando Pasquale Tridico come protagonista della sfida. L'ex presidente dell'Inps emerge come figura chiave per l'agenda politica del Movimento. La sua candidatura riceve un forte sostegno dai vertici locali e dai parlamentari calabresi del M5s, evidenziando un'ambiziosa visione per il futuro del continente.

La manifestazione si è tenuta presso la sala della delegazione comunale dello scalo di Rossano. L'ex presidente dell'Inps, noto per le sue competenze nel campo della previdenza sociale e del welfare, si è proposto come un candidato in grado di portare un contributo significativo al Parlamento europeo. La sua esperienza nel settore pubblico e la sua visione orientata alla tutela dei diritti sociali hanno suscitato l'interesse di molti militanti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. Durante l'incontro, Tridico ha sottolineato l'importanza di una Europa più inclusiva e solidale, capace di affrontare le sfide sociali ed economiche con determinazione e lungimiranza. Ha inoltre evidenziato la necessità di rafforzare i legami tra le istituzioni europee e i cittadini, promuovendo una maggiore partecipazione democratica e trasparenza nelle decisioni politiche.


I leader locali e i parlamentari presenti hanno espresso il loro pieno sostegno alla candidatura di Tridico, riconoscendone le competenze e la dedizione al servizio pubblico. L'evento si è concluso con un forte senso di ottimismo e determinazione, con Tridico e i suoi sostenitori pronti a impegnarsi per una campagna elettorale all'insegna dei valori fondamentali del Movimento 5 Stelle: trasparenza, partecipazione e giustizia sociale.  

Eliminare il divario Nord-Sud 

«È un fatto innegabile che il divario tra Nord e Sud in Italia, già evidente nel nostro ordinamento, si stia ampliando ulteriormente. Questo governo, con la sua proposta di Autonomia differenziata, sta solo acuendo le disparità, trasferendo un presunto “residuo fiscale” alle regioni meridionali. Ma chi lo paga davvero questo “residuo”? Sono i cittadini del Sud. È paradossale che oggi siamo ripagati con una politica che perpetua lo squilibrio. Dobbiamo fermare questa riforma, che non fa altro che aumentare le distanze e invece concentrarci sulla coesione, sullo sviluppo del Mezzogiorno». Per Tridico sono tre i punti emergenziali per la Calabria: lavoro, infrastrutture e sanità. «La sanità è uno degli aspetti critici, evidenziando ulteriormente i problemi all'interno delle riforme in discussione. Le infrastrutture sono un'altra area carente, visibile qui a Rossano con la stazione ferroviaria senza servizio adeguato, la mancanza di elettrificazione della linea ferroviaria lungo la costa e il mancato ammodernamento della 106. Il lavoro è un'altra emergenza: l'assenza di opportunità costringe molti giovani a emigrare verso il Nord. Abbiamo sperato che le migrazioni potessero risolvere la situazione, ma spesso sono esse stesse il problema».

C'è un crescente sentimento di anti-europeismo, evidenziato dalle restrizioni imposte alla pesca e agricoltura. «L'Europa dovrebbe essere un alleato nella protezione delle regioni che soffrono di più, soprattutto sul fronte occupazionale. La lotta per una riforma fiscale dell'Unione europea e per un bilancio più solido è cruciale. Attualmente, il bilancio dell'Ue rappresenta solo l'1% del Pil complessivo, una cifra insufficiente. Dovremmo rafforzarlo per sostenere politiche di sviluppo e coesione regionale, favorendo quelle aree che si sentono sempre più distanti dall'Europa».

Infine, sulla guerra in Ucraina: «Non possiamo alimentare conflitti. Dobbiamo cercare la via della pace, evitando il ricorso alle armi. È tempo di investire nelle soluzioni che promuovono la pace anziché nell'escalation bellica».

 

Giornalista
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